5.5
- Band: PRONG
- Durata: 00:57:55
- Disponibile dal: 25/07/2008
- Etichetta:
- SPV Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
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Massimo rispetto ai Prong, uno dei gruppi più innovatori degli anni addietro, ma ristampare “Cleansing” non ci è sembrata una mossa particolarmente convincente. A parere di chi scrive i newyorkesi hanno prodotto ben di meglio in carriera: vogliamo parlare di “Prove You Wrong”? Vogliamo parlare di “Beg To Differ”? “Cleansing” ci mostra una band che forse ha già dato il meglio di sé, tesa alla ricerca del successo commerciale che non arriverà mai. Certamente l’album non è brutto, anzi, ci sono dei brani che sono da considerarsi pienamente riusciti, ma la maggior parte delle composizioni risultano abbastanza sfiatate in alcuni casi e troppo pretenziose in altri. La track list si divide tra canzoni semplici e ficcanti ed altre maggiormente sperimentali e complesse. Contrariamente a quanto ci si possa immaginare da una band come i Prong, è la prima tipologia che offre qualche spunto vincente, soprattutto all’altezza di “Another Wordly Device”, opener ficcante ed incisiva, di “Snap Your Fingers, Snap Your Neck”, forse l’unica vera hit della band e di “Cut-Rate”, la thrash song più classica contenuta nell’album. Da “Broken Piece” in avanti le composizioni perdono mordente e le partiture sperimentali, ove presenti, non colpiscono a dovere. “Not Of This Earth” poteva essere un pezzone, invece si risolve in più di sei minuti monotoni e ripetitivi, mentre “Test” si perde in inutili orpelli mentre le cose che dice in sette minuti si potevano dire nella metà del tempo. Insomma, i Prong sono stati una band sicuramente seminale e va dato loro atto che anche in “Cleansing” hanno provato in ogni modo a produrre musica interessante, ma si sa che sfortunatamente non tutte le ciambelle escono con il buco. Però vogliamo essere positivi fino alla fine, dato che poteva andarci decisamente peggio: poteva venire ristampato il tremendo “Rude Awakening” ad esempio! Nota finale per la ristampa vera e propria che non offre nulla rispetto all’originale, salvo il packaging in digipack. Quindi chi già possiede l’edizione del 1994 risparmi pure i suoi soldi per qualcos’altro.