7.0
- Band: PRONG
- Durata: 00:48:30
- Disponibile dal: /11/2007
- Etichetta:
- 13th Planet Records
- Distributore: Audioglobe
Pregevole, questo nuovo album dei Prong. Sembra proprio che il gruppo statunitense sia riuscito a ritrovare l’ispirazione di un tempo con “Power Of The Damager”. Non tanto la vena creativa, visto che non si odono soluzioni propriamente nuove, ma senz’altro quello in questione è il lotto di brani più compatto e brillante che Tommy Victor e compagni abbiano confezionato da tanto tempo a questa parte. In particolare, le prime sei canzoni della tracklist risultano una più bella dell’altra: quei riff pesantissimi e quadrati per cui la band divenne (purtroppo solo relativamente) famosa attorno alla metà degli anni ’90 vengono infatti inseriti in strutture thrashy e aggressive vicine a quelle degli esordi, per un risultato finale davvero incisivo, che in termini di violenza a tratti regge il confronto persino con i primissimi capitoli della discografia. Su tutto spicca inoltre la voce di Victor, mai particolarissima, nè esattamente bella, ma abile a disegnare chorus e melodie semplici e accattivanti anche sulle trame più heavy. La seconda parte del lavoro offre invece degli episodi più controllati e orecchiabili; tutto sommato un po’ meno memorabili rispetto a quelli posti in apertura, tuttavia sempre piuttosto gradevoli. Di certo, la qualità del materiale è complessivamente più alta di quella dei pezzi contenuti nell’altalenante “Scorpio Rising”, di conseguenza i fan possono stare tranquilli: i Prong sono davvero tornati in buona forma e le prime sei bordate di questo platter sono tutto fuorchè un fuoco di paglia. Insomma, “Power Of The Damager” è proprio un buon album, nonchè una gran bella sorpresa. Speriamo ora che i ragazzi non decidano di ritirarsi come gli amici Ministry…