7.0
- Band: PRONG
- Durata:
- Disponibile dal: /08/2003
- Etichetta:
- Locomotive Music
- Distributore: Frontiers
Cosa sono i Prong del 2003? Una band che urla disperatamente, che porta il volume all’inverosimile e alza il metronomo delle proprie composizioni. Melodie ridotte all’osso e un Tommy Victor furia incontrollata. Stranamente, ma solo a livello intenzionale, potrebbe venir fuori un parallelismo con i Priest di “Jugulator”: anni di assenza dalle scene che contano, e improvvisamente il comeback, accompagnato da quel desiderio di mostrarsi ancora validi, cattivi, al passo con i tempi, nonostante la pressione delle nuove leve.
Riconosciuti, a pari merito con gli Helmet, iniziatori del movimento new metal, il trio di New York non ha mai goduto, in termini di vendite, della fortuna che ha baciato, a partire da metà ’90, molte formazioni tecnicamente e compositivamente meno valide.
Ora il ritorno sulle scene (anticipato qualche mese fa da un buon live), mesto e per molti versi passato in sordina, dopo il passaggio all’etichetta spagnola Locomotive Music, la stessa label dei defunti Medication.
Una nuova fase della loro quindicinale carriera che inaugura un nuovo approccio compositivo.
Cosa rimane del capolavoro “Rude Awakening” del ’96? Apparentemente nulla, in quanto la componente melodica viene schiacciata dalle bordate metal/hardcore di “Detached” e “All Knowing Force”, dal thrash nichilista di “Regal”. Song senza compromessi, durissime, questo il leit motiv di “Scorpio Rising”, che offre solo due scampoli del glorioso passato, rintracciabili nella personalissima visione che Victor ha del concetto di ballad e di mainstream: l’intensa “Letter To A Friend” e la gothicheggiante “Avoid Promises”.
E i Prong del futuro? Forse condensati nella psicotica “Entrance Of The Eclipse”, che mischia abilmente melodie di casa Korn e una sezione ritmica con beat slow-dance.
Lavoro ostico che necessita di più ascolti per essere adeguatamente apprezzato.