7.5
- Band: PROPAGANDHI
- Durata: 00:38:20
- Disponibile dal: 10/09/2012
- Etichetta:
- Epitaph
- Distributore: Self
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E’ quasi inutile presentare i Propagandhi, veterani di mille battaglie (vinte, per la maggior parte) dal lontano 1986 ai giorni nostri, tra cambi di formazione e stile. Quello che conta è che si tratta di un gruppo di importanza capitale nell’evoluzione che, dal furioso punk rock degli esordi, ha portato alle mille contaminazioni di questo, ora con il metal, ora con sonorità più soffuse e progressive. Ad essi devono ringraziamenti e genuflessioni varie decine di gruppi hardcore… e non iniziamo ad elencarle perchè altrimenti servirebbero parecchie righe. Questo “Failed States” è il sesto full-length della band canadese, ma solo il primo per la nota Epitaph, etichetta di grande spessore che però, come previsto, non ha minimamente intaccato i propositi dei Nostri. I Propagandhi tornano con il naturale successore di “Supporting Castle”, ovvero con un disco pesante e ricercato, che mette sempre più in mostra gli evidenti progressi a livello tecnico compiuti dalla band negli ultimi anni, oltre ad ostentare velleità metal che ormai non saranno più una sorpresa per la maggior parte del seguito dei canadesi. Il sound è granitico, la voce di Chris Hannah oscilla tra il ruggito e il cantato di sempre e ogni strumentista spinge come uno stantuffo di una locomotiva; non è però tanto la velocità l’obiettivo ricercato, quanto la concretezza. I Propagandhi non sono certamente più il gruppo spensierato degli esordi: la tragica situazione socio-politica mondiale ha reso il loro umore sempre più nero e, di conseguenza, la musica si è fatta più aggressiva e cupa, configurandosi in un ibrido sempre difficile da descrivere, ma che appunto ad ogni release guadagna mille punti in personalità. Hannah cerca sempre la strofa e il chorus in grado di restare aggrappato ai neuroni, mentre il resto del gruppo graffia e spinge, producendo ibridi metal/punk che incredibilmente riescono a suonare sia possenti che leggiadri, sia frustrati che speranzosi. Nel complesso, “Failed States” è senza dubbio un album destinato a coloro che hanno capito e apprezzato le ultime prove in studio del quartetto, ma la carica e l’attitudine punk in esso presenti non devono comunque essere sottovalutate. Nonostante tutto, i Propagandhi non saranno mai una metal band; di certo, sono molto di più di un gruppo punk o hardcore, ma ciò che davvero emerge dal loro materiale è solo la voglia di andare oltre, di abbracciare quante più persone possibile con qualcosa che è in primis un messaggio fiero e intelligente. La buona musica e l’attivismo politico e umanitario che da sempre li vede protagonisti sono il vero fulcro dell’avventura Propagandhi.