8.0
- Band: PROTEST THE HERO
- Durata: 00:44:23
- Disponibile dal: 21/03/2011
- Etichetta:
- Spinefarm
- Distributore: EMI
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I canadesi Protest The Hero ritornano sulle scene con un nuovo album dopo tre anni da “Fortress”, un disco letteralmente acclamato dai fan e dalla critica specializzata, divenuto quasi una sorta di bandiera in ambito progressive/math-core e che ha permesso a questa band di girare in lungo e in largo per tutto il mondo e fare conoscere e apprezzare a quanta più gente possibile il loro folle sound. C’era molta attesa per questo “Scurrilous”, il terzo disco è sempre un passo molto importante per una band, è il capitolo che consacra un gruppo in un certo senso oppure in un altro. E i Protest The Hero affrontano questo passo con la loro solita sfrontatezza, evolvendo ancora il loro sound, e permettendo all’ascoltatore di riconoscere il loro trademark già dopo pochissimi secondi di ascolto. Sì, perché sin dalle primissime note della cavalcante opening track “C’est La Vie” Walker e soci irrompono con le loro proverbiali cascate di riff e note, le loro aperture melodiche da brividi lungo la schiena, i loro urgentissimi cambi di tempo e i loro assoli al fulmicotone. Si rischia quasi di cadere nello scontato tessendo le lodi dello strepitoso vocalist Rody Walker, ma non possiamo davvero astenerci dal farlo: questo ragazzo, infatti, crediamo abbia questa innata capacità di giocare con le note e con la sua voce passando da momenti aggressivi e furiosi ad aperture melodiche talmente belle e coinvolgenti da lasciare letteralmente senza fiato (“Termites”), sfoggiando un’indole praticamente heavy metal – senza però sfociare in momenti lirici piatti ed impersonali – ma che ben fa da contraltare al tappeto sonoro di note e cambi di tempo creato ad hoc. Anche da un punto di vista strumentale e prettamente tecnico avrete capito che questi ragazzi non hanno molto da invidiare ad altri nomi blasonati in quanto, con questo disco, hanno acquisito quella capacità di elaborare trame più compatte e coerenti donando il giusto respiro ai momenti che lo meritano e facendo letteralmente venire il mal di testa negli episodi più articolati e complessi della tracklist. Abbiamo qui un disco che necessita molti ascolti prima di essere assimilato, compreso e metabolizzato. Come al solito, soltanto il tempo e tanti, tanti altri ascolti ci diranno quale sia il migliore tra “Scurrilous” e “Fortress”, ma di sicuro con questo disco i Protest The Hero si sono guadagnati un posto nell’Olimpo delle belle realtà in fase di crescita e crediamo meritino l’attenzione di coloro che hanno apprezzato i lavori di band quali Between The Buried And Me e che sostanzialmente non hanno paura di sonorità sperimentali, progressive, futuristiche e, in una parola, folli!