7.5
- Band: PSILOCYBE LARVAE
- Durata: 00:41:16
- Disponibile dal: 05/11/2012
- Etichetta:
- Buil2kill Records
- Distributore: Audioglobe
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Non troppo spesso – ma inevitabilmente ogni tanto sì! – la nostalgia per gli anni Novanta si fa sentire. Quei Nineties che, assieme all’epoca grunge e all’affermazione di alcuni big del metal mondiale (Pantera, Machine Head, Sepultura, Fear Factory, Death), hanno anche significato continue commistioni di generi e sonorità soprattutto in ambito death metal, dove moltissime band, più che altro europee, tendevano senza problemi o remore a mischiare suoni, soluzioni e idee. Ecco, ci permettiamo di aprire in questo modo commemorativo la recensione a “The Labyrinth Of Penumbra” dei russi Psilocybe Larvae, in quanto tale disco ci pare proprio composto e concepito in piena attitudine Novantiana, oltre a riportare alla mente notevoli richiami di formazioni esplose in quel decennio; in particolare vi possiamo citare in ordine sparso: Tiamat (‘psilocybe larvae’ è un verso contenuto in “Whatever That Hurts”), Sadist, Cynic, Evereve, Neglected Fields, Novembre. Miscelate random le caratteristiche dei gruppi appena citati e avrete il delizioso pot-pourri musicale del quintetto di San Pietroburgo, il cui “The Labyrinth Of Penumbra” è il terzo lavoro completo. I richiami gotico-progressivi di Tiamat e Novembre; l’approccio techno-death sinistro di Sadist e Neglected Fields; l’uso conturbante e disturbante delle tastiere, ancora in odore Sadist, dell’ottimo Dmitry Orekhov; le tematiche zen, gnostiche e filosofiche, di chiaro stampo Cynic, imbastite dall’eclettico e sorprendente vocalist Vit Belobritsky, capace di passare da growl profondi a voci pulite potenti ed estatiche con pochi sforzi; il gusto pieno di classe delle partiture di chitarra di Andrey Lukashkov; la fantasia della coppia ritmica Legotin/Piyaev. Davvero, tutto pare al posto giusto in questo lavoro e oltretutto ben realizzato e di qualità elevata. Minutaggio corretto, tempistiche dei brani perfette, diverse miscelazioni ma nessuna uscita dal seminato; il tutto suona coeso e compatto, così come una band matura e consapevole deve saper comporre e fare. Si fa fatica a pronunciarli e scriverli, gli Psilocybe Larvae, è vero: non per questo dovete fermarvi al primo ostacolo di comprensione di una proposta difficile ma appagante e corroborante come quella dei nostri ex-sovietici. Una gran bella sorpresa scovata dalla Buil2kill, li seguiremo di certo. Intanto ascoltateveli!