PSYCHEDELIC WITCHCRAFT – Magick Rites And Spells

Pubblicato il 24/01/2017 da
voto
6.0
  • Band: PSYCHEDELIC WITCHCRAFT
  • Durata: 00:39:12
  • Disponibile dal: 27/01/2017
  • Etichetta:
  • Soulseller Records
  • Distributore: Audioglobe

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Dopo aver debuttato nel 2015 con il loro primo full-lengh, “The Vision”, i fiorentini Psychedelic Witchcraft battono il ferro finchè è caldo con una nuova release, che non è esattamente un nuovo album, quanto piuttosto una raccolta tra inediti e brani già editi. Ripercorriamo quindi brevemente la discografia di questa giovane formazione: prima di pubblicare “The Vision”, infatti, gli Psychedelic Witchcraft avevano già realizzato un EP, intitolato “Black Magic Man”. Questa primissima release andò rapidamente ad esaurirsi e quindi la band lo scorso anno ne pubblicò una seconda versione, con una copertina diversa e l’aggiunta di una bonus track, “The Dark Lord”, una cover di un pezzo di Sam Gopal che era anche un tributo all’appena scomparso Lemmy il quale, giovanissimo, aveva suonato e cantato proprio in questo brano del 1969. Sempre nel 2015, poi, la band aveva pubblicato, oltre al suo primo full-length, anche un singolo, contenente due tracce, rimaste escluse dalla tracklist di “The Vision”. Arriviamo finalmente ad oggi e al nuovo “Magick Rites And Spells”, che raccoglie la terza edizione dell’EP “Black Magic Man”, la già citata cover di Sam Gopal, i due brani del singolo (“Set Me Free” e “Wicked Dream”) ri-registrati per l’occasione, un inedito (“Come A Little Closer”) e, infine, una cover di “Godzilla” dei Blue Öyster Cult. Non ci addentreremo nuovamente in questa sede nella descrizione dell’EP, che era già stato recensito su queste pagine nella sua prima versione. Quello che possiamo dire, comunque, è che le quattro composizioni di “Black Magic Man” si confermano la parte migliore di questa raccolta: i due brani già editi nel singolo “Set Me Free”, infatti, non risultano altrettanto efficaci e, tutto sommato, anche l’unico inedito presentato non mostra una particolare evoluzione rispetto a quanto ascoltato in passato. Lo stile del gruppo è volutamente vintage, rifacendosi a quel proto-doom di matrice occulta e psichedelica che ha reso immortali formazioni oscure come Black Widow e Coven; gli Psychedelic Witchcraft maneggiano la materia prima con attenzione e rispetto, ma ogni tanto sembrano viaggiare con il proverbiale freno a mano tirato. Interessanti e altrettanto riverenti anche le due cover, soprattutto quella di “The Dark Lord”, innegabilmente meno conosciuta rispetto ad un classico come “Godzilla”. Abbiamo quindi a che fare con un’uscita interlocutoria, che potrebbe interessare i fan del gruppo per completare la collezione di tutto quello che è stato pubblicato dalla band toscana, ma indubbiamente, dopo un solo full-length, ci sarebbe piaciuto poter ascoltare un nuovo album di inediti, piuttosto che un’operazione discografica di questo tipo, che risulta un po’ prematura per una band ancora così giovane.

TRACKLIST

  1. Come A Little Closer
  2. Godzilla
  3. Set Me Free
  4. Wicked Dream
  5. The Dark Lord
  6. Angela
  7. Lying On Iron
  8. Black Magic Man
  9. Slave Of Grief
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