PUTRED – Megalit al putrefacției

Pubblicato il 09/01/2025 da
voto
6.0
  • Band: PUTRED
  • Durata: 00:41:06
  • Disponibile dal: 20/01/2025
  • Etichetta:
  • Memento Mori
Streaming non ancora disponibile

Per inquadrare il contenuto di “Megalit al putrefacției”, secondo full-length dei Putred in uscita per la sempre operosa Memento Mori, potremmo partire dal suo finale, affidato alla cover di “Critical Madness” dei maestri Autopsy.
Nell’operato seminale di Chris Reifert e compagni, fatto di marciume e trame che avanzano caracollanti su una superficie viscosa e nauseabonda, risiede chiaramente tutto ciò che la formazione rumena intende trasmettere con la propria musica, in uno sfoggio di soluzioni retrò e paludose che non può fare a meno di citare anche Grave, Derkéta, Cianide e primi Bolt Thrower (almeno se si considerano le parentesi più arrembanti).
Già apparso su queste pagine lo scorso anno con il gradevolissimo “Defleshed Exhumation” dei Necrotum, il cantante/chitarrista Filip Garlonta (ventidue anni) torna quindi circondato da nuovi compagni per esplorare un’altra nicchia del genere death metal, rinunciando a tecnicismi e avvitamenti per abbracciare un’estetica ben più barbara e primitiva, il cui intento sembra essere fondamentalmente quello di ammorbare l’ascoltatore di turno a suon di atmosfere cimiteriali e sviluppi slabbrati.
Una proposta che, va da sé, di questi tempi non fa più la minima notizia, visto il proliferare di band stregate dalla vecchia scuola, e che i Putred affrontano sì con uno slancio tipicamente giovanile, ma senza potersi (ancora) permettere un confronto diretto con i veri motori trainanti di questa corrente revival (Undergang, Morbific, Fetid).
Ogni cosa qui – a partire dalla sgargiante copertina – sa di autenticità e schiettezza, e tanto basterà probabilmente per soddisfare i completisti underground, ma le idee e quella capacità di rielaborazione in grado di rendere accattivante uno stile inflazionato sono per il momento fuori dalla portata del quartetto originario della Transilvania, il cui songwriting – per quanto sicuro e spontaneo – non riesce a nascondere una certa scolasticità.
A conti fatti, “Megalit…” è il classico disco dalla longevità direttamente proporzionale alle aspettative e al livello di fanatismo del death metaller che vorrà approcciarlo: chi è ormai stanco di simili operazioni, pur riconoscendone alcuni meriti (vedasi i guizzi solisti delle chitarre), lo accantonerà prima di subito; chi è invece disposto a passare sopra ai concetti di ‘autorevolezza’ e ‘personalità’, a patto di ricevere la sua dose di riff saturi e gravosi, lo apprezzerà per i motivi di cui sopra, premiando la passione e la fedeltà alla linea dei ragazzi.
Inutile sottolineare, però, che le uscite realmente imprescindibili siano altre, e che da questo punto i Putred dovranno ripartire per il conseguimento di risultati più maturi e intriganti in futuro.

TRACKLIST

  1. Obidă (Intro)
  2. Dominare malefică
  3. Aură macabră
  4. Spectre torturate
  5. Necromanție
  6. Megalit al putrefacției
  7. Părăsit în purgatoriu
  8. Inscripții antice
  9. Era morbiditații
  10. Critical Madness (Autopsy cover)
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