7.5
- Band: PUTRIDITY
- Durata: 00:26:03
- Disponibile dal: 28/08/2015
- Etichetta:
- Willowtip Records
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Terzo disco in studio per la death metal band piemontese, concepito a quattro anni di distanza dall’ultima, cervellotica, opera (“Degenerating Anthropophagical Euphoria”, 2011). La vigilia della pubblicazione di “Ignominious Atonement” non è stata delle più serene, visto che il gruppo si è separato dal batterista Davide Billia e dal frontman Paolo Chiti, ma ciò ovviamente non impedirà ai fan di gustarne gli osceni contenuti. Di nuovo spalleggiati dalla Willowtip Records, i Putridity sfornano quello che è probabilmente il loro album più completo e curato: otto estenuanti brani che – come sempre – metteranno a dura prova un ascoltatore motivato e che quasi sicuramente risulteranno inaccessibili per uno occasionale, ma che segnano un perfezionamento del songwriting piuttosto netto. Se i precedenti lavori risultavano omogenei, privi di grandi svolte ritmiche da sottolineare e assolutamente oltranzisti nella loro opera di annientamento, “Ignominious Atonement” procede attraverso strappi e stop’n’go un poco più marcati, cercando di esplorare più a fondo sia le soluzioni più tirate e caotiche, sia i registri tendenti al groove. Certo, il tutto è pur sempre racchiuso in strutture folli, nervosissime e iper tecniche, che di rado concedono respiro, ma arriviamo a dire che questa volta gli ascoltatori più scafati forse riusciranno a riconoscere qualche pezzo dopo un paio di fruzioni – cosa a dir poco impensabile sino a qualche tempo fa. Insomma, la scuola è sempre quella “brutal” di Disgorge (US), Enmity, primi Defeated Sanity e compagnia alienante, ma su questo nuovo full-length il gruppo pone maggiore attenzione ai piccoli particolari e alla fluidità di riff e ritmiche, riuscendo nell’impresa di donare un pizzico di identità in più ad alcune delle composizioni e raggiungendo così un tiro ed una efficacia migliori. Resta infine sempre affascinante contemplare la furia e l’insensatezza che da sempre animano questa band: sono davvero poche le formazioni così genuinamente maniacali nella loro missione di destrutturazione e disfacimento. In questo i Putridity spiccano sempre tra la massa.