PYRAMAZE – Epitaph

Pubblicato il 16/11/2020 da
voto
6.5
  • Band: PYRAMAZE
  • Durata: 01:01:43
  • Disponibile dal: 13/11/2020
  • Etichetta:
  • AFM Records
  • Distributore: Audioglobe

Spotify:

Apple Music:

I Pyramaze giungono al loro sesto studio album, che è però il terzo consecutivo con la stessa line-up. Nonostante ciò, rispetto al precedente “Contingent” del 2017, si possono osservare alcune significative differenze.
Quel disco era, infatti, un concept di ambientazione post-apocalittica, permeato da un pressochè costante mood malinconico, con l’utilizzo di varie orchestrazioni e talvolta anche di un approccio alquanto ‘cinematografico’, specialmente da parte del tastierista Jonah W. In questo nuovo lavoro, di tutto ciò c’è ben poco (in tal senso, potremmo citare, ad esempio, “World Foregone”, che presenta peraltro anche un coro di voci bianche nel finale), a favore invece di un sound più arioso e meno cupo, nel quale la band opta per uno stile fresco e moderno, con il ricorso in qualche misura pure a qualche inserto elettronico. Soprattutto, però, i refrain sono particolarmente melodici, tanto da risultare sin da subito parecchio catchy, con un approccio che spesso ricorda persino quello di vari gruppi pop rock. Inoltre, i riff di Skjønnemand e dello stesso Jacob Hansen (che è anche il produttore del disco) sono certamente ben presenti, ma con una resa sonora che non li esalta particolarmente, al punto da risultare quasi ‘ovattati’ rispetto all’insieme, cioè non particolarmente aggressivi come avrebbero potuto essere. Anche le canzoni presentano una struttura alquanto classica e semplice, nella maggior parte dei casi con la ripetizione di strofa e ritornello per due volte, stacco per assolo e poi di nuovo ritornello: i brani risultano così subito molto orecchiabili e sotto questo profilo balzano in evidenza, tra le altre, tracce come “Steal My Crown”, “Bird Of Prey” o “Particle”. Anche stavolta il cantante Terje Harøy ha l’occasione di duettare con una voce femminile, in questo caso in “Trascendence”, dove compare in veste di guest Brittney Slayes, sempre più lanciata e apprezzata con i suoi Unleash The Archers.
Un discorso a parte va fatto invece per la conclusiva “The Time Traveller”, dove riaffiorano con prepotenza le reminiscenze prog della band: sembra trattarsi quasi di un’autentica celebrazione per i Pyramaze, perchè vi cantano insieme all’attuale singer anche i due ex cantanti, ovvero Lance King e Matt Barlow. Un brano molto bello e con un tiro ben diverso rispetto a quanto fatto ascoltare fino ad allora nel resto della tracklist: esso ci ricorda quelle che, a nostro avviso, restano le migliori qualità della band a fronte di questa svolta, la quale ha dato vita ad un album magari non brutto ma che, a conti fatti, non ci lascia pienamente convinti.

TRACKLIST

  1. Epitaph
  2. A Stroke Of Magic
  3. Steal My Crown
  4. Knights In Shining Armour
  5. Bird Of Prey
  6. Your Last Call
  7. Particle
  8. Indestructible
  9. Transcendence
  10. Final Hour
  11. World Foregone
  12. The Time Traveller
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.