8.5
- Band: QUEENS OF THE STONE AGE
- Durata: 00:59:27
- Disponibile dal: 27/08/2002
- Etichetta:
- Interscope Records
- Distributore: Universal
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Per fortuna a volte le premesse non sono tradite: dopo l’omonimo esordio e il già più che valido “Rated-R”, i Queens Of The Stone Age fanno un altro grande balzo in avanti e ci regalano oggi uno dei sicuri album dell’anno per freschezza e vitalità. Le quattordici tracce di quest’album (più una… vediamo chi la trova) sono davvero, alle nostre orecchie, canzoni per sordi, come suggerisce il titolo: perché anni di piattume un po’ in tutti i generi ce le avevano atrofizzate, le orecchie, ma per fortuna ora si respira aria nuova. La super line-up – oltre ai due ex Kyuss Homme e Olivieri ci sono Dave Grohl alla batteria e Mark Lanegan alla chitarra – costruisce questo album seguendo due semplicissime idee: la prima è quella di presentarcelo come un’immaginaria trasmissione radiofonica, con le varie canzoni intervallate e presentate da deejay di ogni tipo, la seconda è quella di affidarsi al buon, vecchio, caro sound alla Kyuss fatto di chitarre e basso grossi ed ipervalvolosi, e costruire su di quello canzoni fatte di pura cattiveria (“Millionaire”), o che puntano sulla melodia come “Go With The Flow”, o semplicemente divertenti come il singolo "No One Knows", senza dimenticare i veri e propri colpi di genio (“A Song For The Deaf” – introduzione radio compresa). C’è spazio pure per "Mosquito Song", una ballata in senso QOTSA, ma che resta impressa. E’ un disco schietto, genuino che di più non si può, ma non per questo privo di qualità anche in sede di esecuzione (fantastico Grohl, ma anche quando cantano Olivieri o Lanegan c’è da divertirsi). I QOTSA dimostrano inoltre una notevole originalità compositiva, ormai arrivata a livelli di piena maturazione, e soprattutto, di sapersi divertire e di saper far divertire chi ascolta.
