4.0
- Band: QUEENSRYCHE
- Durata: 01:02:00
- Disponibile dal: 12/06/2004
- Etichetta:
- Sanctuary Records
- Distributore: Edel
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Una carriera ventennale, milioni di dischi venduti in tutto il mondo e finalmente i fan dei Queensryche sono in procinto di ritrovarsi fra le mani “The Art Of Live”, il secondo disco dal vivo rilasciato dalla band (consideriamo “Operation:Livecrime” un discorso a parte). Dopo un disco non esaltante, ma coraggioso, come “Tribe”, dalla band di Geoff Tate era lecito aspettarsi un grande album per rimettersi sulla giusta carreggiata (anche dal punto di vista delle vendite), invece la band di Seattle ci delude con un prodotto approssimativo e curato in modo decisamente dozzinale. Prima di tutto il sound e la produzione risultano di livello intollerabile per il nome Queensryche e per le possibilità economiche della potente Sanctuary, ed in secondo luogo la scaletta ignora completamente seminali hit del passato come “Queen Of The Reich”, “Revolution Calling” o “Eyes Of A Stranger”, tanto per citarne alcuni. Come se non bastasse, poi, nemmeno la performance di Tate e compagni riesce ad esaltare: a differenza di live storici come “Live After Death” degli Iron Maiden o “No Sleep Til Hammersmith” in cui si percepisce l’adrenalina on stage, qui i Queensryche sembrano limitarsi ad eseguire il proprio compitino senza regalare nulla di più al pubblico. Non ci siamo, “The Art Of Live” non contiene proprio nulla dell’arte cui i Queensryche ci hanno abituati durante questi vent’anni, e il disco si candida senza alcuno sforzo per il titolo di peggiore uscita discografica del 2004. Rimaniamo ora in attesa di vedere se la versione Dvd riuscirà a risollevare le sorti di questo disco dal vivo, anche se le speranze sono minime…