RAGE – The Missing Link

Pubblicato il 11/03/2012 da
voto
9.0
  • Band: RAGE
  • Durata: 00:45:46
  • Disponibile dal: 01/08/1993
  • Etichetta:
  • Noise Records

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Siamo all’inizio degli anni ’90 e in Germania il sound di Accept ed Helloween da una parte e Destruction, Sodom e Kreator dall’altra è ai massimi livelli in termini di creatività e successo, grazie all’exploit incominciato soprattutto nella seconda metà degli Eighties. Ma in questo florido momento della scena metal teutonica, non dobbiamo dimenticarci dei Rage, una realtà capace – grazie ad un sound eterogeneo, che condivide al proprio interno tanto gli elementi classic-power dei primi due, quanto quelli thrash metal dei secondi tre – di mettere d’accordo un po’ tutti. Dopo due dischi suonati a tutta velocità, è con il terzo capitolo in studio a titolo “Perfect Man” (anno 1988) che i Rage si elevano a nuova promessa della scena metal teutonica, mentre pochi anni dopo, siamo nel ‘92, l’ottimo “Trapped” sancirà il successo della band anche oltre i confini nazionali. Passa da allora solo un anno e il leader Peavy Wagner, voce e basso, accompagnato dal chitarrista Manni Schmidt e dal batterista Chris Efthimiadis, sforna il capitolo più pesante e compatto della propria discografia, destinato a diventare un vero e proprio classico dell’heavy metal europeo di quegli anni e del futuro. “The Missing Link” non possiamo certo dire sia il disco del compromesso, né quello del bilanciamento perfetto tra le melodie classiche e la ruvidità thrash metal, ma la sua compattezza, unita ad una straordinaria qualità del songwriting, ne fa un autentico capolavoro power-thrash, in cui probabilmente le qualità dei singoli musicisti trovano il quadro ideale per esprimersi al meglio. Peavy Wagner, ad esempio, sforna la sua miglior prestazione di sempre dietro al microfono, grazie a linee vocali spesso e volentieri secche e taglienti, ottimamente congeniali al riffing affilato di Manni Schmidt, in grado di ampliare la sua performance e il sound globale con soli melodici o puliti dal mood oscuro, che condizioneranno pesantemente l’atmosfera del disco. A livello ritmico, c’è un’alternanza studiata, quasi matematica, tra pezzi alla velocità della luce e rocciosi mid-tempo. La doppia cassa di Chris Efthimiadis irrompe bruscamente nella devastante “Firestorm”, graziata da un refrain con il marchio a fuoco di futuro classico, seguita da una cadenzata “Nevermore”, il cui riffing geniale di Schmidt vi rapirà in un attimo. I Rage ritornano a martellare a tutta velocità già con la successiva “Refuge”, seguita ancora una volta da un mid-tempo nero, dall’emblematico titolo letterario “The Pit And The Pendulum”. Devastante l’attacco della poderosa “From The Underworld”, mentre in “Certain Days” la band tedesca raggiunge uno dei picchi di sempre in termini di espressività, passando da un riffing spaccacollo ad una strofa maligna condita da chitarre pulite, senza dimenticare il memorabile ritornello diviso tra ritmiche rocciose e una linea vocale più ricercata e melodica rispetto agli standard sin qui ascoltati sul disco. La vena progressiva che contraddistingue parte della produzione dei Rage odierna trova radici nella bellissima “Lost In The Ice”, nei cui nove minuti abbondanti di durata, oltre ai numerosi cambi ritmici e d’atmosfera, troviamo un avanguardistico stacco sinfonico con gli archi in primo piano. Prima del finale, c’è spazio ancora per due gemme assolute, quali l’accattivante title-track, dotata di un tiro pazzesco, e l’anomala ballata “Raw Caress”, in cui Peavy e soci sembrano divertirsi nel proporre le dolci melodie portanti della canzone su differenti registri ritmici. In altri momenti della loro carriera, i Rage sapranno bilanciare al meglio le varie sfaccettature del proprio sound, sapranno trovare il giusto compromesso tra melodia e potenza, ma mai come in “The Missing Link” ritroveremo una ferocia così naturale!

TRACKLIST

  1. Firestorm
  2. Nevermore
  3. Refuge
  4. The Pit And The Pendulum
  5. From The Underworld
  6. Certain Days
  7. Who Dares
  8. Wake Me When I’m Dead
  9. Lost In The Ice
  10. Her Diary’s Black Pages
  11. The Missing Link
  12. Raw Caress
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