RAISED FIST – From The North

Pubblicato il 13/01/2015 da
voto
6.0
  • Band: RAISED FIST
  • Durata: 00:30:00
  • Disponibile dal: 19/01/2015
  • Etichetta:
  • Epitaph
  • Distributore: Self

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Si può dire tutto, ma non che l’evoluzione dei Raised Fist sia stata improvvisa. È infatti da “Sound Of The Republic” (2006) che la band svedese prova ad affrancarsi dalla scena hardcore più oltranzista, proponendo con regolarità brani dal respiro più ampio, spesso giocati su midtempo e con un tocco alternative nelle melodie sempre più pronunciato. L’orecchiabilità di gran parte di “Veil Of Ignorance” aveva rappresentato un affronto per molti fan della prima ora, ma probabilmente sarà “From The North” a far gridare veramente alla scandalo. Come prevedibile, col suo sesto full-length il quintetto si assesta infatti definitivamente su un suono dalla forte impronta groovy, lasciando del tutto da parte le velocità assassine e quei riff taglienti che per anni avevano rappresentato i suoi primari marchi di fabbrica. L’amicizia con i connazionali In Flames è cosa nota da tempo e pare che ora Anders Fridèn e soci siano persino diventati un’influenza per i Raised Fist, che in alcuni episodi di questo nuovo album prendono il suono di “Veil…” e lo portano su livelli di immediatezza e garbo mai sentiti prima d’ora, arrivando anche a modellare certe melodie sullo stile di quelle dei più noti connazionali. La proposta è insomma edulcorata, avvolta perennemente attorno a giri armonici e a ritmi mai troppo concitati e facilmente assimilabili. Si sente senza dubbio l’impronta di “Veil Of Ignorance”, ma in questa occasione il gruppo ha osato di più. Questo nuovo approccio chiama inequivocabilmente un vero e proprio cantato, ma Alle Hagman – proprio come un Anders Fridèn – non è un cantante; semmai, il Nostro è un urlatore che prova a cimentarsi col pulito… e tra le due cose vi è una bella differenza! Se quindi da lato i Raised Fist riescono anche ad allestire trame di facile presa, dall’altro certi loro sforzi vengono mortificati da una performance vocale che lascia alquanto a desiderare. Su “Veil…” la band era riuscita a trovare un compromesso convincente, confezionando una lotto di brani assai gradevole, tuttavia su “From The North” alcuni evidenti limiti tecnici vengono sbattuti in faccia all’ascoltatore troppo di frequente, cosa che finisce per minare non poco la riuscita complessiva dell’opera. Non si può dire che Hagman non ce la metta tutta o che non abbia coraggio, ma davanti ad un incipit come quello di “We Will Live Forever” o al chorus di “Depressions” si rimane di stucco: l’interpretazione è goffa e tediosa, quasi comica se si pensa che non troppo tempo fa quest’uomo ci prendeva a sberle con le metriche più feroci in circolazione. Lo stesso “We Will Live Forever” potrebbe essere preso come brano simbolo del lavoro anche per la sua parte centrale: un tempo quando i Raised Fist rallentavano o sfoderavano un breakdown, le fondamenta della nostre case tremavano, mentre oggi gli svedesi optano per un break quasi ballabile. Giusto “Gates” concede un po’ di vera adrenalina… peccato si tratti di una pillola sin troppo breve. “Chaos” o “Until The End”, invece, rappresentano due delle canzoni più riuscite tra quelle sul nuovo stile, ma anche qui non si arriva esattamente a gridare al miracolo. Che i Raised Fist avrebbero potuto fare di meglio è dunque chiaro: “Veil Of Ignorance” resta su un altro pianeta per ispirazione, efficacia ed equilibrio, mentre non è nemmeno il caso di inserire nel paragone gli album precedenti. Va dato atto ai Raised Fist di essere una realtà che guarda sempre avanti e che non si ripete, ma forse ogni tanto questi ragazzi dovrebbero anche provare a valutare i propri limiti intrinseci e ad agire di conseguenza.

TRACKLIST

  1. Flow
  2. Chaos
  3. Man & Earth
  4. In Circles
  5. We Will Live Forever
  6. Sanctions
  7. Ready To Defy
  8. Depressions
  9. Gates
  10. Until The End
  11. Unsinkable
1 commento
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