voto
7.5
7.5
- Band: RAISED FIST
- Durata: 00:41:40
- Disponibile dal: /09/2009
- Etichetta:
- Burning Heart
- Distributore: Self
Streaming non ancora disponibile
Incredibile che in certi ambienti cosiddetti hardcore spesso non vengano citati i Raised Fist, che, fra una cosa e l’altra, tra qualche tempo festeggeranno il ventennale di attività. Una carriera brillante, la loro, che non accenna a volersi adagiare sui molti allori già sino a oggi conquistati. Ne è una prova questo “Veil Of Ignorance”, opera a tratti lontana mille miglia dall’hardcore sferragliante che caratterizza la maggior parte degli album fino ad oggi pubblicati. Forse il gruppo svedese sta semplicemente invecchiando, oppure (come già palesato in alcuni episodi del precedente “Sound Of The Republic”) dopo una vita passata a picchiare duro e il più velocemente possibile ha iniziato a sentire l’esigenza di variare un po’ la sua tipica formula. Sta di fatto che su “Veil Of Ignorance” gli uptempo slayeriani e il riffing alla At The Gates cari al vecchio repertorio si riducono a fare la loro comparsa soltanto in una manciata di pezzi. Il resto della tracklist, invece, è dominato da composizioni dall’andatura cadenzata, in certi casi quasi ballabile, in cui il groove ha sempre la meglio sulla pura velocità. In ogni caso, non stiamo certo parlando di un lavoro all’acqua di rose, dato che la voce al vetriolo di Alexander “Alle” Hagman e le sue tipiche strofe squadrate sono presenti praticamente in ogni traccia, tuttavia è innegabile che quello in questione sia il disco più accessibile che i Raised Fist abbiano composto sino ad ora. Brani come “Wounds” o “My Last Day” mettono infatti in mostra una ricerca melodica mai così marcata (tra l’altro con risultati egregi), mentre in “Words And Phrases” si assiste persino a un tentativo di semi-ballad… quest’ultimo in vero forse un po’ troppo audace, considerata la suddetta impostazione vocale di Hagman. “Afraid” e “Never Negotiate”, infine, garantiscono invece un bel po’ di adrenalina e c’è da scommettere che diverranno in men che non si dica gli episodi preferiti dei fan della prima ora. Fan che, probabilmente, non saranno molto contenti dell’evoluzione intrapresa dai Raised Fist con questo nuovo platter. D’altronde, sostenere che questa sia una band completamente diversa da quella che incise il capolavoro “Dedication” forse sarebbe troppo azzardato, ma è comunque vero che le differenze che intercorrono fra i due lavori non sono pochissime. Se preso singolarmente, però, “Veil Of Ignorance” non è un album per niente malvagio… un paio di tracce non dicono granchè, ma, nel complesso, non esitiamo a definire il songwriting del quintetto in questa sede frizzante e molto godibile. Probabile che questa volta anche qualche fan di Rage Against The Machine e System Of A Down ne rimanga ammaliato…