8.0
- Band: RAPTURE
- Durata: 00:46:51
- Disponibile dal: 01/06/1999
- Etichetta:
- Spikefarm Records
- Distributore: Audioglobe
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La Finlandia si conferma terreno fertile per il metal più cupo e dolente. Dalla scuderia Spikefarm, ecco infatti arrivare questi Rapture, realtà di Helsinki artefice di un crudo dark metal che sembra essere stato composto con il solo intento di esprimere un profondo senso di smarrimento. La provenienza della band potrebbe fare sorgere paragoni con i Sentenced o con certi Amorphis, ma il sound del quintetto è nettamente più crudo e caliginoso. Sono gli svedesi Katatonia e il loro capolavoro “Brave Murder Day” l’influenza primaria del gruppo, sia in termini di riffing di chitarra che di attitudine complessiva. Musica negativa che si basa su forti asprezze, pur senza mai rinunciare alla melodia. La band ha difatti una grande capacità di costruire arie in grado di catturare immediatamente la nostra attenzione: l’iterazione dei giri armonici crea un effetto ipnotico e trascinante dal quale riesce difficile staccarsi; certi saliscendi ritmici risultano inoltre piacevolmente inaspettati, come se queste trame languide e tormentate nascondessero un’anima nera e violenta, capace di esplodere quando meno ce lo si aspetta. L’intro che apre il disco, con il suo incipit di chitarra acustica e la proiezione sempre più solenne, dice quasi tutto sull’amarezza e sull’inclinazione fortemente riflessiva dell’opera: veniamo subito messi al cospetto di una cifra tematica e stilistica che si rivelerà centrale in tutto il lavoro; una riflessione sulla solitudine e l’isolamento, la lotta tra luce e buio, l’invito ad abbandonare la ricerca di qualsiasi speranza e ragione di vita. Il primo vero brano, “To Forget”, non a caso è colmo di atmosfere inquiete ed errabonde, con una voce inizialmente sussurrata, quasi insofferente, che alla prima accelerazione si fa growling profondo e sprezzante, a sovrastare delle chitarre intente a disegnare una filigrana sottilissima. Da queste note emerge una sensazione di malinconia pronta a trasformarsi in tormento: un clima nordico che irretisce la musica con sfondi piovosi, immagini di notti interminabili, piene di ombre e di mistero. Il suono è complessivamente meno grezzo di quello a cui ci hanno abituato i Katatonia su un’opera come “Brave Murder Day” o nei lavori appena successivi, ma, al tempo stesso, la proposta sembra a tratti possedere un pizzico di vigore e di agilità in più: “This Is Where I Am”, ad esempio, è una solitaria cavalcata lungo la tradizione dei succitati svedesi, ma le dinamiche risultano più orecchiabili, come se i Rapture avessero aggiunto growling vocals, doppia cassa e corposità metal ad una traccia del mesto “Discouraged Ones”. Questo matrimonio fra potenza e vena intimista risplende anche su una “Someone I (Don’t) Know”, episodio dalla componente strumentale particolarmente emozionante, nella quale gli elementi doom dilatano la durata per quasi otto ragguardevoli minuti di sofferenza. È tuttavia la tracklist nel suo insieme a regalare forti emozioni: pur aderendo ad un grigiore costante, i Rapture si guardano bene dal proporre musica troppo autocelebrativa e troppo uguale a se stessa. Certamente i propositi non sono quelli di fare innovazione o ricerca, ma l’impatto emotivo è ragguardevole e le vibrazioni che canzoni come quelle citate poc’anzi sanno esprimere non sono da sottovalutare. Insomma, l’amarezza e la malinconia che i ragazzi finlandesi esternano non si rivelano posticce: il tutto si traduce in musica dotata di pathos e, grazie in particolare a qualche azzeccato cambio di ritmo, in un notevole coinvolgimento sensoriale. “Futile”, in sostanza, è ciò che definiremmo un perfetto biglietto da visita per un gruppo che non può ancora vantare uno stile del tutto personale, ma che indubbiamente ha in dote una grande ispirazione per comporre del dark/gothic/doom metal espressivo e coerente. Per chi non può fare a meno di ascoltare ripetutamente un “Brave Murder Day” e teme che i succitati Katatonia siano ormai destinati ad altri ambiti musicali, questo è un album da ascoltare tutto d’un fiato.