RATA BLANCA – Magos, Espadas Y Rosas

Pubblicato il 01/01/2023 da
voto
9.5
  • Band: RATA BLANCA
  • Durata: 00:44:02
  • Disponibile dal: 24/04/1990
  • Etichetta:
  • Polydor

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Il primo pensiero di molti, viaggiando con la mente verso quel gran paese che è l’Argentina, va probabilmente verso un popolo caldo e passionale e a Diego Armando Maradona, Lionel Messi o “La Selección” – storica nazionale di calcio. Addirittura, qualcuno potrebbe ricordare le magie mancine di Emanuel Ginobili, prima a Bologna e poi nell’indimenticabile versione con gli Spurs a San Antonio. Pochi – forse in Italia si potrebbero contare sulle dita di una mano – quelli che invece inizierebbero ad emozionarsi rimembrando le note intense e neoclassiche della magica chitarra elettrica di Walter Giardino, la voce acuta e squillante di Adrián Barilari e, più in generale, agli straordinari Rata Blanca. Una band leggendaria che in patria può vantare – ancora ai nostri giorni – un successo commerciale importante, non paragonabile a nessuna band metal e rock della nostra penisola.
I Rata Blanca nascono nel 1985 nella zona di Bajo Flores, un quartiere situato a sud della città di Buenos Aires, spinti dal desiderio di uno smilzo chitarrista di nome Walter Giardino di suonare la musica dei propri eroi quali Rainbow e Deep Purple e di idolatrare lo stile inconfondibile di Ritchie Blackmore e Yngwie Malmsteen.
Il debutto omonimo – edito nel 1988 – è subito un inaspettato successo; ”Rata Blanca” supera di gran lunga le aspettative andando presto sold-out e meritando il disco d’oro in patria grazie a brani dall’impatto immediato come “Solo Para Amarte” e “Chico Callejero”.
Due anni più tardi è tempo di entrare nella leggenda dall’ingresso principale: “Magos, Espadas Y Rosas” riceve l’interesse dell’etichetta discografica Polydor, e si dimostra altamente ispirato grazie anche all’ingresso in formazione del cantante Adrián Barilari, con il quale si crea l’alchimia perfetta diventando la voce emblematica della band. Il disco è considerato uno dei lavori più importanti nella storia dell’heavy metal in spagnolo, e si spinge anche oltre, raggiungendo il grande pubblico, conquistando spazi nelle radio e in TV e illuminando l’ancora acerba scena metal in Argentina. Per capire l’entità di questo album, basti pensare che ha raggiunto il disco d’oro in meno di otto mesi, e in meno di due anni il doppio disco di platino. Ad oggi, può vantare cinque milioni di copie vendute.
I cinque minuti dell’iniziale “La Leyenda Del Hada Y El Mago” entrano subito nella storia: ritmi sostenuti, la voce squillante di Adrián che irrompe con una strofa tutta da cantare, accompagnando l’ascoltatore fino ad un ritornello dove le note si innalzano, supportate da tappeti di tastiera e lasciando presto spazio ad uno degli assoli di chitarra più belli nella storia del genere. Walter inizia a dar vita a melodie celestiali di stampo neoclassico, disegnando una parte strumentale ricca di gusto e tecnica sublime. E’ già tempo di piazzare una ballata con l’intramontabile “Mujer Amante”, brano storico che è diventato un autentico inno all’interno della cultura argentina, delineato da melodie celestiali e romantiche dove trovano spazio le intense note chitarristiche di un ancora ispiratissimo Giardino, che si dilunga nel finale accarezzando con destrezza le sei corde del suo strumento. Ritmi scroscianti, spinti dalla batteria di Gustavo Rowek, si trovano invece nella successiva “El Beso De La Bruja”, dove irrompe un assolo di chitarra di stampo neoclassico sparato alla velocità della luce e degno del miglior Malmsteen. Sonorità classiche, con riferimenti decisi verso i grandi Rainbow, spianano la via di “Haz Tu Jugada”, brano diretto e compatto. Un’introduzione ricca di pathos apre la strada dell’epica “El Camino Del Sol”; il sole si inizia a scorgere attraverso il cielo filtrando la propria luce e regalando sette minuti di pura magia musicale con atmosfere malinconiche e trionfali dove echeggia la tastiera di Hugo Bistolfi e tuona con ardore l’ugola vibrante di Barilari. Riff ancora classici e tastiere a mo’ di hammond si esaltano sulle note rockeggianti e ruvide di “Dias Duros”, dove sono forti i riferimenti verso Blackmore, Gillian e soci. La successiva “Por Qué Es Tan Difícil Amar” è un pezzo magistrale e completamente strumentale, dove Walter Giardino da sfoggio di tutte le sue doti riuscendo a confezionare un brano sognante dove tecnica e melodia corrono a braccetto senza mai annoiare per quasi sei minuti, e dove sono chiare le influenze che si spingono fino alla musica classica.
L’edizione originale dell’album – stampato inizialmente su vinile e cassetta – contiene questi sette brani, mentre la versione su compact disc presenta due canzoni extra, che erano già state pubblicate nell’album precedente: le strumentali “Obsessive Prelude” e “Medieval Autumn”.
Il successo commerciale del disco lanciò la band verso una lunga tournée denominata “Por El Camino Del Sol”, uno dei più grandi e apprezzati tour realizzati in Argentina da una band partendo dallo Stadio Obras di Buenos Aires di fronte a quasi sette mila persone e continuando per centoventi spettacoli in tutto il paese
“Magos, Espadas y Rosas” è un album magico che è ancora oggi considerato uno dei capisaldi del rock e del metal cantato in lingua spagnola. Canzoni come “La Leyenda Del Hada Y El Mago”, “Mujer Amanate” e “Dias Duros” hanno raggiunto una popolarità inimmaginabile per l’hard rock e l’heavy metal nei paesi latinoamericani, gettando le basi e dando ispirazione alle tante band nate negli anni a venire in Spagna, Messico, Colombia, Argentina e tanti altri paesi. Una gemma che dalle nostre parti è rimasta sempre nascosta, ma che forse è il caso di scoprire.

TRACKLIST

  1. La Leyenda Del Hada Y El Mago
  2. Mujer Amante
  3. El Beso De La Bruja
  4. Haz Tu Jugada
  5. El Camino Del Sol
  6. Días Duros
  7. Por Qué Es Tan Difícil Amar
  8. Preludio Obsesivo (Bonus Track)
  9. Otoño Medieval (Bonus Track)
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