5.5
- Band: RAUNCHY
- Durata:
- Disponibile dal: 09/02/2004
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Audioglobe
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Dalla Danimarca, terra del grandissimo Jon Dahl Tomasson, arrivano i Raunchy, band che con questo “Confusion Bay” raggiunge il traguardo del secondo disco in carriera. Esordienti un paio d’anni fa per una piccola label danese, questi sei ragazzi sono poi entrati nelle grazie della Nuclear Blast, che ha distribuito in maniera decente il disco di debutto (“Velvet Noise”) e ha poi concesso loro l’opportunità di inciderne uno nuovo, che qui di seguito andiamo ad analizzare. La musica dei Raunchy è un metal moderno e melodico, avvicinabile a quello dei connazionali Mnemic (anche se questi ultimi risultano maggiormente complessi e meno thrashy), e che perciò trae ispirazione in egual misura da certi Fear Factory (diciamo quelli di “Obsolete” e “Digimortal”), Soilwork (“Natural Born Chaos”) ed In Flames (“Reroute To Remain”). In sintesi? Riff pachidermici, vocals tra l’aggressivo e il melodico e tastiere a iosa dal gusto un po’ tamarro. Viva l’originalità, direte voi, ed in effetti qui di particolarmente avvincente c’è ben poco. E’ davvero molto bella l’opener “Join The Scene”, dotata di un chorus e di linee chitarristiche molto evocative, ma tutto il resto, oltre ad essere a volte prolisso in modo irritante, risulta prevedibile e oltremodo insipido, non presentando quasi mai una melodia realmente vincente ed accattivante. Cosa quest’ultima che invece non manca proprio nei brani dei Mnemic, i quali, pur essendo tutt’altro che una band favolosa, posti a confronto coi Raunchy fanno la figura dei maestri! Una band dunque ancora acerba quella dei Raunchy, che in “Confusion Bay” ha fatto intravedere delle doti non del tutto disprezzabili (vedi la prima traccia) ma al tempo stesso pochissima personalità e soprattutto ispirazione. C’è ancora molto da lavorare.