8.0
- Band: RAUNCHY
- Durata: 00:54:04
- Disponibile dal: 30/06/2008
- Etichetta:
- Lifeforce Records
- Distributore: Andromeda
Spotify:
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“Disco al rogo, zarri sotto il pogo”. Si soleva dire così una volta per indicare la diatriba tra rockettari e discotecari, e così devono averla pensata anche i danesi Raunchy, i quali, chiamati a ripetere il successo del fenomenale “Death Pop Romance”, hanno pensato bene in quest’occasione di mettere a ferro e fuoco una discoteca e tutti i suoi occupanti (come ben rappresentato dalla sanguinolenta copertina) con il loro modern metal griffato In Flames e Fear Factory. Nel mentre devono però essersi imbattuti in una serata revival sponsorizzata da “One Shot ’80” e, colpiti dalla sempre più imperante revival mania, ne hanno approfittato per arricchire il proprio sound con elementi che molto devono alla disco music di qualche decennio fa (synth, sequencer e vocoder). Il risultato di tale commistione è quello che loro stessi definiscono, con un pizzico di magniloquenza, “futuristic hybrid metal”, ma che più prosaicamente potremmo etichettare come “truzzo-metal”: una negazione in termini per molti, ma anche un sinonimo di divertimento assicurato per gli ascoltatori più open-minded e meno interessati alla purezza del metallo in sé per sé quanto piuttosto alla fruibilità della proposta. Se vi riconoscete in questa seconda frangia di pubblico allora non vi resta che procurarvi alla svelta una copia di questo quarto lavoro del sestetto danese, infilarlo nella vostra luminescente autoradio e, previo abbassamento dei finestrini e posizionamento all’esterno dell’abitacolo dell’arto superiore sinistro, alzare il volume “a pallettone”: solo così potrete godere della fantastica resa sonora (powered by Jacob Hansen) di autentici dance-floor metal anthem come la tripletta composta da “The Bash”, “Warriors” e “Straight to Hell”, un’autostrada verso un inferno le cui tenebre vengono rischiarate dai flash delle luci stroboscopiche. Menzione a parte per la riuscitissima cover di “Somebody’s Watching Me” di Rockwell (già ripresa tra l’altro dal tastierista dei CoB con la partecipazione di Alexi Lahio nell’ambito del progetto Warmen), ma in generale dalle prime note dell’intro “This Blackout Is Your Apocalypse” fino alle ultime della conclusiva “The Comfort in Leaving” assisterete ad un tripudio di potenza e melodia come raramente si era sentito nel pur sempre più affollato panorama modern metal. Se amate il genere e siete preoccupati dalla mole di polvere accumulatasi sul tasto “Repeat” del vostro lettore CD non temete: la soluzione ai vostri problemi esiste e si chiama “Wasteland Discotheque”… provare per credere!