7.0
- Band: RAWFOIL
- Durata: 00:37:44
- Disponibile dal: 26/03/2018
- Etichetta:
- Punishment 18 Records
- Distributore: Andromeda
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Thrash, thrash fortissimamente thrash. Arrivano dalla Lombardia e con il qui presente “Evolution In Action” hanno deciso di schiacciare il piede sull’acceleratore senza la minima intenzione di staccarlo. Loro sono i Rawfoil e in una quarantina di minuti ci scaraventano nelle orecchie una massiccia dose di speed metal dalle forti tinte old-school, chiamando in causa i padri ispiratori del genere. Da est (Europa) ad ovest (USA) le citazioni sonore riscontrate negli otto brani proposti sono ben chiare: dai riff fulminei e più ‘puliti’ firmati da Hetfield e Mustaine, agli episodi più pesanti in Testament-style, alle teutoniche stilettate sparate a zero dai Destruction, il quintetto tricolore, promosso dalla Punishment 18 Records, è stato in grado di rendere omaggio alla storia senza comunque scadere nel più classico degli scimmiottamenti. Anzi, la capacità di far emergere le proprie potenzialità, non solo dal punto di vista prettamente strumentistico, ma anche sul piano delle idee fa capolino in diversi passaggi, regalandoci un platter che, pur non facendo gridare al capolavoro, sprizza di energica freschezza. Un debutto importante che porta i Rawfoil ad incrociare finalmente la strada del full-length dopo una lunga gavetta di live iniziata nel 2009. Un’evoluzione (giusto per rimanere in tema) che prende avvio con la martellante titletrack in cui il singer Francesco Ruvolo dà prova di saperci fare dietro il microfono alternando scream ‘schmieriani’ a note più gravose e meno schizzate. Potenza, ma anche tecnica, che trovano il giusto connubio nella successiva “Josey Wales” prima che i toni si appesantiscano di colpo con “Brocken Black Stone” dove una contaminazione di suoni/vocalizzi tipici della Bay Area arricchiscono ulteriormente un pezzo che avrà sicuro impatto anche nelle versioni dal vivo. La band lombarda non cede il passo e con il terzetto formato da “Fail”, “Demons Inside” e “Reflect The Death” scopre definitamente tutti gli assi a disposizione dimostrando che i mezzi per evolversi ulteriormente ci sono tutti. Una coesione globale che si distingue bene anche in brani più tirati come “Circle Of Hate” prima che “Wrath Of War” ponga definitivamente la parola fine (quella ‘vera’ la si può ascoltare proprio negli ultimi secondi dell’album) ad un interessantissima prima prova sulla lunga distanza. Con i Rawfoil il metal tricolore ha trovato una nuova freccia (ed anche ben appuntita!) da lanciare nel vorticoso mondo del thrash. Il bersaglio è stato avvistato, il viaggio per far centro è iniziato. Avanti così.