RAZOR – Violent Restitution

Pubblicato il 01/05/2021 da
voto
9.0
  • Band: RAZOR
  • Durata: 00:40:53
  • Disponibile dal: 01/10/1988
  • Etichetta:
  • Steamhammer Records

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Difficile cercare di trovare un singolo album che possa in qualche modo siglare la fine della gloriosa epoca del thrash metal anni ’80, periodo aureo in cui il genere sembra aver sfornato il massimo in termini di qualità e quantità discografica: dopo un lustro semplicemente sbalorditivo, che abbraccia praticamente la nascita del genere fino ai suoi primi incendiari sviluppi, molte delle band di punta iniziano a variare il proprio sound in favore di trovate ora più atmosferiche, ora più complesse ed articolate, fino a cedere apertamente in alcuni casi all’oscuro fascino che il metal estremo iniziava a manifestare sulle formazioni di metal ‘classico’.
Nel 1988, velocità e violenza non sembrano insomma più essere elementi primari nel thrash metal sound che va per la maggiore, ed è proprio in questo contesto che si inserisce l’ultima, potente stilettata inferta dai Razor negli eighties ad un cangiante mercato musicale. Il gruppo canadese viene da un’insaziabile percorso artistico che li ha portati a rilasciare ben sette pubblicazioni nel giro di quattro anni, mostrando una graduale maturazione che trova il suo culmine proprio tra i solchi di “Violent Restitution”. Da sempre ben distinguibili per la loro attitudine spaccona e poco attenta alle galanterie, i quattro dell’Ontario, guidati dall’incrollabile Dave Carlo, alzano il tiro con il nuovo album, passando ad una fase successiva e più matura della loro carriera: il tono quasi festaiolo del passato, infatti, lascia il posto al carattere davvero aggressivo e profondo di questo album, che sprigiona una trascinante energia negativa che cattura ed atterra con facilità disarmante. “The Marshall Arts” irrompe dalle casse grazie all’urlo agghiacciante di Stace McLaren, sorta di chiamata alle armi prima di un terzetto, composto da “Hypertension”, “Taste The Floor” e “Behind Bars”, che lascia letteralmente senza fiato. Il riffing spaccapolsi di Carlo è una furia inarrestabile, capace di un trasporto ed un enfasi difficilmente riscontrabile persino in alcuni debut album e prova concreta della definitiva maturazione della band in qualcosa di furioso ed inarrestabile. Che si tratti di thrash beat a rotta di collo, serratissimi midtempo in palm muting (“Out Of The Game”) o strizzate d’occhio lievemente più giocose ed accessibili (“Discipline”), niente riesce a placare l’impeto totalmente massacrante e quasi tamarro posseduto da “Violent Restitution”, che si candida quale prova esemplare nel valutare l’operato dei Razor, una formazione sicuramente troppo poco elogiata quando si tratta di pesi massimi del genere in questione.
La band continuerà il suo percorso con un nuovo cantante e qualche altra release degna di nota nei primi anni del nuovo decennio, ma niente riuscirà ad eguagliare un concentrato di energia così intenso e significativo come “Violent Restitution” disco cardine nella carriera dei Razor e pietra miliare fondamentale per la conclusione della prima fase del mitico thrash metal degli albori.

TRACKLIST

  1. The Marshall Arts
  2. Hypertension
  3. Taste The Floor
  4. Behind Bars
  5. Below The Belt
  6. I'll Only Say It Once
  7. Enforcer
  8. Violent Restitution
  9. Out Of The Game
  10. Edge Of The Razor
  11. Eve Of The Storm
  12. Discipline
  13. Fed Up
  14. Soldier Of Fortune
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