7.5
- Band: REAPING FLESH
- Durata: 00:22:43
- Disponibile dal: 16/06/2023
- Etichetta:
- Redefining Darkness Records
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Pronti, partenza, via! Senza tanti giri di parole, i milanesi Reaping Flesh entrano a gamba tesissima nel profondo abisso del death metal più classico e puro, contornato a caratteri cubitali dalla scritta old school. Formatosi lo scorso anno, il terzetto lombardo vede Andrea ‘Veon’ Marini al basso e voce, Marco Tafuri alla chitarra e Federico de Bernardi di Valserra alla batteria. Il canonico trio che ti getta in faccia quella viscerale iniezione nostalgica di un metal oscuro e feroce che pone le proprie basi in territorio statunitense, in quella landa di terra chiamata Florida dove band quali Obituary, Morbid Angel e Massacre fecero sobbalzare più di una testa in tempi non sospetti. E lo fanno con il qui presente EP “Abyss Of Existence”: un’autentica voragine per un salto nel vuoto lungo poco più di venti minuti in cui, come detto, non vi sono ripensamenti di sorta; l’obiettivo è uno ed un soltanto: suonare quello stesso genere di musica per il quale viene riversata quotidianamente una passione verace e genuina. Quante volte vi è capitato, anche solo dopo un breve ascolto, di sentenziare lapidario il più classico dei “ma sì dai…già sentita”, skippando al pezzo successivo o peggio ancora, stoppando definitivamente l’album. Ebbene con i Reaping Flesh questo non accade, proprio per quella forza intrinseca che va oltre la semplice riproposta.
Dall’intro “Garden Of Grief” alla conclusiva ed essenziale “Fear Without Shape”, il vortice della band tricolore non conosce sbavature e tira subito dritto con la massiccia “Elements Of Life” prima che “Lies Of Existence” ci porti su lidi più malinconici, offrendoci un ottimo pezzo dal doppio volto, con inserti alla Death ad intervallare la furia della parte centrale. L’abilità dei Reaping Flesh è propria quella di saper donare freschezza a ritmiche riff incastonate ormai nel tempo, riuscendo in quell’intento di trascinare l’ascoltatore all’interno del loro personalissimo baratro. Un primo vagito che ci porta a porre un occhio di riguardo ad una nuova realtà underground da seguire attentamente.