7.0
- Band: REBAELLIUN
- Durata: 00:32:47
- Disponibile dal: 01/12/2017
- Etichetta:
- Hammerheart Records
Spotify:
Apple Music:
È più che mai definitivo il ritorno dei Rebaelliun, la death metal band brasiliana che più di ogni altra è stata in grado di sfidare e spesso battere sullo stesso campo il colosso Krisiun. Dopo essere tornati con il più che convincente “The Hell’s Decrees” nel 2016, dopo ben quindici anni di assenza dalle scene, i ragazzi battono il ferro finché è caldo con questa ristampa “deluxe” del loro vecchio EP “Bringer of War”. Si tratta infatti di una via di mezzo fra la riproposizione di vecchio materiale ormai quasi dimenticato e un nuovo comeback, dato che la prima parte della scaletta presenta ben quattro brani composti di recente e stilisticamente sulla falsariga di quanto contenuto nel fortunato ultimo full-length. Ascoltando le nuove tracce non si può che convenire sul fatto che i Rebaelliun siano una realtà completamente rigenerata, oggi capace di rivisitare quel death metal barbaro di tipica matrice sudamericana con un accattivante tocco di modernità e orecchiabilità vagamente vicino all’attitudine dei nostri Hour Of Penance. Questo nuovo “lato A” di “Bringer of War” è davvero lodevole per intensità e ispirazione: ogni episodio lascia il segno sia in termini di aggressività che di personalità; colpisce in particolare la capacità dei Nostri di levigare il riffing di chitarra, rendendolo tanto affilato quanto facilmente memorizzabile. Davanti a tale freschezza, gli episodi della release originaria risultano oltremodo grezzi, ma è giusto non dimenticare e sottovalutare le origini della band, che già nel 2000 poteva definirsi una delle realtà più intraprendenti e determinate del panorama sudamericano. Vi è tanto death metal dalla spiccata genuinità in questo lavoro e chi non ha mai avuto il piacere di scontrarsi con l’assalto dei Rebaelliun è caldamente invitato a farlo al più presto. Che si decida di partire da qui o da uno dei rinomati full-length non ha importanza visto che la qualità media del repertorio dei carioca è sempre piuttosto alta.