7.0
- Band: RED DRAGON CARTEL
- Durata: 00:56:12
- Disponibile dal: 24/10/2018
- Etichetta:
- Frontiers
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Nel 2014 Jake E. Lee rompeva un lungo periodo di esilio dalle scene grazie ai Red Dragon Cartel, la nuova band con cui l’indimenticato chitarrista di Ozzy Osbourne e Badlands si è rimesso in gioco. Nonostante gli anni di lontananza dal music business, i fan non hanno mai smesso di supportare questo grande artista, che oggi si ripresenta con il nuovo “Patina”.
Al Jake E. Lee di oggi non interessa stupire a colpi di virtuosismo: dimentichiamoci quindi il grande shredder degli anni Ottanta e Novanta, perché le nuove canzoni puntano sul groove, su un heavy rock tinto di blues dove la chitarra viene totalmente messa al servizio dei brani. Le bordate hard rock di “Speedbag” e “Havana” (brano scelto come singolo apripista del disco) sfoggiano un sound che richiama esplicitamente certe soluzioni tanto care ai vecchi Badlands. Le parti soliste sono dosate con parsimonia, la qualità supera di gran lunga la quantità, a prova di quanto il talentuoso Jake sia maturato come musicista. Il mid tempo “Crooked Man” si regge su riff settantiani, ringiovaniti e resi più attuali dalla solida produzione, curata dal bassista Anthony Esposito. Darren James Smith al microfono si conferma un buon cantante, anche lui avverso agli arzigogolii vocali più complessi, ma concentrato ad offrire una performance molto calda e convincente. Con “Bitter” i Red Dragon Cartel firmano uno dei loro pezzi più interessanti, incalzante, pieno di solide ritmiche e di buone melodie. Su “Patina” c’è spazio anche per una ballad, “A Painted Heart”, dove l’amore della band per gli anni Settanta esce fuori in tutto il suo splendore. Qui la chitarra di Jake E. Lee ricopre il ruolo principale e ci regala un assolo pieno di gusto. L’unico punto debole di “Patina” è la mancanza di un vero capolavoro, ma la qualità delle composizioni si mantiene sempre su livelli ben oltre la sufficienza.
Il ritorno dei Red Dragon Cartel riesce a soddisfare sia gli estimatori storici sia chi si è avvicinato solo negli ultimi anni a Jake E. Lee, un musicista che in passato ha scritto pagine importanti della storia del rock duro e che oggi si conferma in ottima salute.