7.0
- Band: REQUIEM (SWI)
- Durata: 00:45:01
- Disponibile dal: 18/05/2011
- Etichetta:
- Twilight Vertrieb
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Quinto album per gli elvetici Requiem che, per l’appunto svizzeri e quindi maestri orologiai, puntualmente escono con questo nuovo album che non si discosta di una virgola dai quattro che l’hanno preceduto. La discografia dei conterranei di Federer è infatti ascrivibile al death metal brutale, veloce su ogni traccia dall’inizio alla fine, senza un minimo di variazione. Un oltranzismo stilistico che, sebbene sostenuto a livello qualitativo da una buona lena, migliorata anche con l’esperienza accumulata, inevitabilmente dopo quattro o cinque canzoni soffoca la voglia dell’ascoltatore. Detto ciò, va sottolineato che comunque i Requiem sono efficacissimi nel devastare con le loro canzoni death metal sparate a tutta velocità e ottimamente prodotte, con un suono non troppo “moderno” e quindi perfetto per il death metal vecchio stampo. Il tempo di una rapida rullata di batteria ed è già ora di abbandonarsi ai furiosi blast-beat di “I Am Legion” seguita dalla violentissima “Vicious Deception”. La musica non cambia nelle tracce seguenti mentre a metà album ci si imbatte nel top: è “The Plague Without A Face”, quattro minuti e mezzo a tutta velocità con repentini cambi di tempo – ottimo il break centrale – e u’ ispirazione non indifferente, a segnalarsi come punto di forza del nuovo lavoro degli svizzeri. Il livello si mantiene alto fino all’ultima canzone, la lunga e ferale “Within Darkened Disorder” che di contraddistingue per l’uso di una doppia tonalità, alternata, di voce. Ennesima conferma quindi per i Requiem, una sorta di Morbid Angel primordiali, senza contaminazione alcuna. Proprio nell’attesa del nuovo album degli americani, in uscita a breve, questo lavoro degli svizzeri potrebbe placare la sete di death metal brutale sparato a folle velocità.