7.5
- Band: RESPIRE
- Durata: 00:36:28
- Disponibile dal: 01/05/2018
- Etichetta:
- Narshardaa Records
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Formatisi nel 2013 e basati su una line-up allargata che comprende anche una violinista, i Respire hanno abbracciato sin dalle origini un percorso musicale orientato verso l’abile contaminazione di partiture post rock, tensione screamo/black metal e delicate melodie sinfoniche. Pur subendo inevitabili e fisiologici cambiamenti nel corso della propria evoluzione artistica, la band canadese è inoltre riuscita sempre ad avvalersi dell’apporto di altri preparati musicisti che hanno regolarmente arricchito la proposta con interventi di tromba, trombone, sassofono e violoncello. Suddiviso in otto tracce, il nuovo “Dénouement” si rivela un coinvolgente viaggio sonoro che affida spesso alle vibrazioni di questi particolari strumenti il compito di fare da rotaia principale nel condurre l’ascoltatore all’interno di un alternarsi di scenari ed atmosfere emotivamente appassionanti. L’album è un contenitore dominato da un mood difficile da inquadrare con una definizione accomunante e precisa, considerato che ogni brano vanta connotati ricevuti da generi anche piuttosto distanti fra loro. Ecco che allora troviamo ora passaggi guidati da uno spleen cosmico, con garbati arpeggi e una batteria marziale a disegnare languori alla Light Bearer, oppure climax black metal che si stemperano in umori dream pop e post rock dai colori pastello, per un risultato certo non lontanissimo dalla scuola Deafheaven. Con l’arrivo dei fiati si entra poi in un territorio lieve e voluttuoso, sottolineato quindi ulteriormente dalle vibrazioni del violino, il cui operato fa spesso da incipit ad un turbinio malinconico sul quale non si può fare altro che abbandonarsi. L’opener “Bound” è comunque l’apice dell’album: una mini-suite completamente immersa in toni nostalgici, ma, al tempo stesso, perfettamente costruita su una pregevole varietà ritmica e vocale; già da questa introduzione è inoltre possibile intuire e apprezzare il gusto e l’eleganza della band, abile a non scadere in soluzioni troppo tronfie anche quando decide di avvalersi del suo intero ventaglio strumentale. A conti fatti, “Dénouement” è un album degno di nota, che probabilmente pecca di una tracklist un pochino sbilanciata, considerato che nella parte centrale si avverte una certa discontinuità di tensione emotiva. Comunque, una prova di capacità e qualità senza dubbio superata per questa giovane band, la quale sembra avere ulteriori margini di miglioramento.