REVEREND KRISTIN MICHAEL HAYTER – Saved!

Pubblicato il 05/11/2023 da
voto
7.5

Spotify:

Apple Music:

Il rapporto tra arte e artista è uno degli argomenti più discussi degli ultimi anni, anche se non si può dire che il tema venga sempre affrontato con la profondità che meriterebbe. Anzi, spesso tutto si limita ad un qualunquistico appello alla separazione tra le due cose (non di rado per legittimare il prodotto artistico di individui deplorevoli), senza nemmeno provare a indagare quanto, in realtà, proprio nella loro connessione risieda un aspetto cruciale del processo creativo.
Tra le figure che possono aiutarci a portare questa speculazione su un altro livello c’è senza dubbio Kristin Hayter: la talentuosa musicista californiana ha raggiunto la notorietà con un progetto, Lingua Ignota, che era una brutale rappresentazione sonora degli abusi, della violenza e della disperazione che hanno segnato la sua esistenza fino a non molti anni fa.
I suoi album erano ascolti provanti non solo per la complessità della proposta musicale, ma anche per il carico di dolore che costringevano a sopportare, per la loro capacità di obbligarci a guardare nell’inferno emotivo di un altro essere umano senza anestesie o consolazioni di sorta. Portare questo progetto in studio e sul palco era diventato difficile per la stessa Hayter, che con Lingua Ignota non cercava di razionalizzare le proprie ferite, ma di tenerle aperte per spingere il pubblico a metterci dentro le dita, a toccare le sue ossa spaccate e la sua carne lacerata.
Dalla sua ultima relazione disfunzionale, che ha avuto per lei anche serie conseguenze fisiche, Hayter aveva tratto ispirazione per “Sinner Get Ready”, con cui aveva definitivamente integrato sperimentazione avant-garde, influenze noise e musica sacra, usando come collante le atmosfere di un cristianesimo obliquo e settario. Quelle stesse atmosfere, rielaborate e corroborate da un profondo lavoro di ricerca non solo musicale, ma anche storica e antropologica, sono diventate il concime per una nuova fase nella sua carriera, non più come Lingua Ignota, ma come Reverend Kristin Michael Hayter.
Sospese le ostensioni della propria sindone interiore, Hayter ha intrapreso il racconto della propria risalita, di una ricerca della serenità di cui la redenzione spirituale si fa metafora ambigua e un po’ inquietante: alle complesse stratificazioni armoniche e strumentali, ha sostituito una reinvenzione della musica tradizionale americana, che viene decostruita fino alle sue essenze più primitive, ri-arrangiata con una strumentazione minima e ricomposta con l’inconfondibile piglio sperimentale già espresso dalla musicista nei suoi precedenti lavori.
Il risultato di questo processo è “Saved!”, un concept album in cui Hayter sembra farsi al tempo stesso sacerdotessa e devota di un culto del Grande Risveglio, evocando scenari che mescolano William Faulkner alle predicazioni carismatiche della prima stagione di “True Detective”, Flannery O’Connor e il televangelismo dei coniugi Bakker.
L’album unisce alcuni inediti (l’opener “I’M GETTING OUT WHILE I CAN”, il singolo di lancio “ALL OF MY FRIENDS ARE GOING TO HELL”, “I WILL BE WITH YOU ALWAYS” e “MAY THIS COMFORT AND PROTECT YOU”), che sembrano per altro voler preservare una certa continuità con l’ultimo capitolo di Lingua Ignota, ad una raccolta di inni tradizionali, reinterpretati in modalità che spaziano dal gospel dissonante al folklore più tetro, accompagnati da un pianoforte preparato con campane e catene. La performance vocale conserva alcuni episodi belcantistici del passato, ma sviluppa il noto virtuosismo di Hayter soprattutto nell’espressività di una registrazione cruda e, in particolare, nelle spaventose raffiche di glossolalia, che in alcuni passaggi di “Saved!” sono talmente impressionanti da mettere quasi a disagio l’ascoltatore.
Rimane, della vita precedente, la tensione sempre al limite della frattura verso esplorazione di sé, che si rende in una proposta musicale ‘al limite’. La rinascita, invece, porta con sé qualche tacca di accessibilità in più, unitamente ad una palette sonora e immaginativa sempre cupissima, ma meno soffocante.
“Saved!” è, in sintesi, un primo passo verso una nuova incarnazione tanto della Kristin Hayter musicista quanto della persona dietro il pianoforte. Una persona che si è incamminata lungo un sentiero diverso, ma che ha ancora molto da esplorare, di questa nuova dimensione.
L’impressione, per nostra fortuna, è che sembri voler continuare a renderci partecipi del suo vagare per l’esistenza, ancora senza nasconderci nulla, ancora con lo spirito dell’artista che si mostra nella sua arte fino alla più disarmante nudità.

TRACKLIST

  1. I’M GETTING OUT WHILE I CAN
  2. ALL OF MY FRIENDS ARE GOING TO HELL
  3. THERE IS POWER IN THE BLOOD
  4. IDUMEA
  5. I WILL BE WITH YOU ALWAYS
  6. PRECIOUS LORD TAKE MY HAND
  7. MAY THIS COMFORT AND PROTECT YOU
  8. THE POOR WAYFARING STRANGER
  9. NOTHING BUT THE BLOOD OF JESUS
  10. I KNOW THIS BLOOD CAN MAKE ME WHOLE
  11. HOW CAN I KEEP FROM SINGING
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.