5.0
- Band: REZET
- Durata: 00:56:33
- Disponibile dal: 29/01/2021
- Etichetta:
- Metalville
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La volontà dei Rezet di ampliare i propri orizzonti ha ingranato una nuova marcia. Già nel precedente “Deal With It”, infatti, il quartetto tedesco aveva cercato di staccarsi l’etichetta di thrasher purosangue stampigliatasi addosso dopo i primi tre lavori: accenni di heavy più classico erano apparsi tra i canonici riff sguinzagliati dalle sei corde di Richard ‘Ricky’ Wagner e Heiko Musolf, alla ricerca di una maggior melodia oltre che di linee compositive più studiate ed armoniche. Ma, sfortunatamente, la marcia inserita dalla band teutonica è rimasta clamorosamente in folle. Vuoi, da una parte, una produzione scarna, contraddistinta da una velo ovattato e plasticoso a ricoprire, in particolar modo, proprio i suoni delle due chitarre; vuoi, dall’altra, la prestazione non così convincente dietro al microfono dello stesso Wagner, il qui presente “Truth In Between” delude le aspettative nei confronti di un gruppo che sembrava essere giunto al fatidico punto di non ritorno con il passato, proprio per questa apertura sonora verso lidi – come dire – più soft. Ad esclusione di brani come “The Plague, la titletrack o la conclusiva “The Last Suffer”, sprizzanti thrash roccioso e adrenalinico, i restanti pezzi sposano un heavy più catchy, orecchiabile e moderato. Per carità, i cambiamenti di rotta non sono vietati a nessuno, purchè dietro ad essi via sia determinazione e sicurezza: due elementi che, analizzando in toto il nuovo album, trovano poco spazio all’interno degli oltre cinquanta minuti previsti. E se la componente musicale colleziona falle qua e là, anche la sezione lirica lascia talvolta a desiderare, raccogliendo testi al limite dell’incantamento (“Half A Century”), mostrando un calo d’ispirazione generale che traspare in più di un brano. A conclusione dello sbandamento made in Rezet, citiamo la cover di “Truth In Between”: un collage sconclusionato di figure sovrapposte, con il logo della band ed il titolo dell’album a chiudere un cerchio da capogiro. La verità sta nel mezzo? Con questo quinto album, la band tedesca dovrà forse fare marcia indietro e tornare sui suoi passi per un momento di riflessione.