8.0
- Band: RHAPSODY OF FIRE
- Durata: 00:57:34
- Disponibile dal: 20/06/2011
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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I quattro anni di stop forzato a causa dei problemi legali col vecchiomanagement sono ormai un lontano ricordo per i Rhapsody Of Fire e per i loro fan. La symphonic power metal band nostrana in un anno è statainfatti in grado di rientrare a pieno regime, dapprima pubblicandol’album di ritorno "The Frozen Tears Of Angels", seguito da un tourculminato col pienone all’Alcatraz di Milano, e ora dando alle stampe il nuovissimo "From Chaos To Eternity". Il qui presente disco, delle cuitracce abbiamo dettagliatamente parlato nella nostra anteprima speciale, è un tassello fondamentale nella carriera della band friulana, inquanto segna la conclusione della saga epic fantasy iniziata nel 1997con il primo lavoro "Legendary Tales". Non è difficile dunque immaginare che "From Chaos To Eternity" sia una sorta di riassunto di quantofinora fatto dai Rhapsody Of Fire, con, ad ogni modo, qualche elemento dinovità. A fianco di una insolita e a tratti hardrockegiante "I Belong To The Stars", troviamo dunque i classici brani epic power in doppia cassa con ritornelloni cantabili come "Tornado", una "Tempesta Di Fuoco" contesto completamente in italiano o la stessa variegata titletrack. Inaltri casi, invece, il sound si fa più pomposo, quasi progressivo e più in linea con "Symphony Of Enchanted Lands Part 2", come nel caso di "Ghost Of Forgotten Worlds"; e non manca il richiamo al progetto – purtroppo mai attuato – Rhapsody In Black, qui rappresentato dall’aggressiva e piùestrema "Aeons Of Raging Darkness", con tanto di cantato in growl, scream e ritmiche forsennate in blast beat. I collegamenti col passatoriguardano anche il lento "Anima Perduta", paragonabile nella musica enell’approccio vocale a "Lamento Eroico", ma non altrettanto esaltante, e la mega suite finale di venti minuti "Heroes Of The Waterfalls’ Kingdom", dove un bellissimo ritornelloispirato a Beethoven, ricchi arrangiamenti orchestrali da colonnasonora, grandi cori, atmosfere a tratti solari a tratti più cupe emaligne, chiudono il capitolo supportate dalla narrazione di Christopher Lee. I brani, al di là della similitudini stilistiche con il passatosopra evidenziate, brillano di una propria luce senza dunque pesantiautoplagi e generalmete appaiono più ricercati, ricchi di dettagli, vari al loro interno e anche per questo complessivamente meno immediatirispetto a quelli presenti sul precedente "The Frozen Tears Of Angels". Questo rende "From Chaos To Eternity" meno d’impatto ad una primaimpressione, ma più longevo e qualitativamente equiparabile dopo piùascolti. Tra i punti di forza, oltre alla consueta maestriatecnico-esecutiva sia strumentale che vocale, la solita cura minuziosadei suoni ad opera della coppia Turilli-Staropoli e dei produttoriSascha Paeth e Miro. A "From Chaos To Eternity" non manca nulla dunqueper chiudere a buoni livelli una saga che ha accompagnato la carriera eil successo di questa band per ben quindici anni.