RHINO – Human Farm

Pubblicato il 21/02/2024 da
voto
7.0
  • Band: RHINO
  • Durata: 00:47:14
  • Disponibile dal: 23/02/2024
  • Etichetta:
  • Argonauta Records

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Un morbido e sinuoso giro di basso ci introduce alla nuova fatica dei Rhino, stoner rocker siciliani che tornano sulle scene dopo ben sei anni dal debutto, ancora una volta con Argonauta e ancora una volta dediti ad un suono caldo e desertico, ipnotico e trasognante ma non rilassato.
O così ci sembra ascoltando l’opener, “Agony & Madness”, canzone che ben setta il mood dell’album ma che, durante l’ascolto, viene a volte smentita da passaggi più arditi e scattanti. Cosa vogliamo aspettarci da una premessa del genere? Riff alla Black Sabbath, arie alla Soundgarden, un generale sentore di primi anni ‘90? Esattamente, ma va detto che sebbene la ricetta sia sempre la stessa da qualche decennio, può ancora dare qualche buon frutto se ben elaborata.
I catanesi hanno sicuramente dalla loro parte una certa esperienza, che trasuda dalla costruzione di alcuni momenti di felice stoner rock quando non di qualche sussulto semi-metallico (“Magic Water”, “Big Clouds Again”), capace di far scorrere il disco nella direzione giusta. Certo, non manca qualche inciampo qua e là, qualche concessione di troppo ad un grunge davvero troppo sentito a qualsiasi latitudine (“Planet Of Dust”), ma i Nostri riescono a mantenere la testa piuttosto alta nella costruzione dei vari passaggi che compongono “Human Farm”, mandando avanti le quattro corde di Frank The Door a tastare il terreno e permettere alle canzoni una certa elasticità (peraltro forse inusitata visto il genere).
La band in sé ha un affiatamento abbastanza palpabile e una buona perizia tecnica, e risulta capace di costruire delle linee vocali gradevoli e facili da ricordare (anche se qualche “hey hey” e “yeah” in meno non avrebbero fatto male), ricadendo appieno nel proprio genere di riferimento ma spaziando con disinvoltura tra varie atmosfere.
Non di solo deserto si vive: nell’album non mancano infatti corde prettamente hard rock che in alcuni punti vanno anche a richiamare i migliori anni ‘90 italiani (un certo ché dei Karma sembra ad esempio fare capolino qua e là), e come detto qualche breve passaggio heavy metal, semplice ma efficace.
Insomma, tolto qualche momento non troppo originale (che poi i Rhino non fossero qui a reinventare la ruota, tuttavia, lo si capiva anche al primo ascolto) e un paio di canzoni un po’ meno brillanti, possiamo fare un plauso a un gruppo che, pur restando coi piedi ben saldi in un settore definito, riesce a costruire un disco scorrevole, con un certo groove, e che riteniamo potrà regalare tre quarti d’ora piacevolissimi agli amanti delle sonorità sabbiose che non siano per forza a caccia del disco epocale.
Quello, “Human Farm”, non lo è; ma se cercate un lavoro caldo quanto basta, ben scritto e di facile presa, si, ci siamo.

TRACKLIST

  1. Agony & Madness
  2. Planet Of Dust
  3. Gentle Sound Of The Knife
  4. Human Farm
  5. Magic Water
  6. Big Clouds Again
  7. Padrock
  8. Fast Radio Burst
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