7.0
- Band: POSTVORTA , RIAH
- Durata: 00:33:24
- Disponibile dal: 19/03/2021
- Etichetta:
- Fresh Outbreak Records
- Moment Of Collapse
- Shove Records
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Realtà vicine sia da un punto di vista geografico che stilistico, Riah e Postvorta uniscono le forze in uno split che, come spesso avviene in ambienti ‘post’, non si limita a raccogliere il materiale dei nomi coinvolti mantenendone scisse le identità e le caratteristiche. Licenziato da un piccola cordata di etichette underground, “RIAHPSTVRT” si dipana infatti attraverso un trittico di brani dalla forte connotazione narrativa e cinematografica, in cui passaggi ora eterei e sussurrati, ora rabbiosi e vibranti, plasmano una sorta di soundtrack che dal buio e dalla morte dell’inverno sembra volersi protendere verso la luce e la rinascita della primavera.
Partono i post-rocker bolognesi con un’“Epidermide” dall’incedere soffuso e nostalgico (accentuato dalla mancanza di vocals), proseguono i ravennati con quella che è forse una delle loro tracce più heavy e brutali di sempre (“Hollow”, in cui la componente sludge-core sale in cattedra) e si finisce con una suite di oltre quindici minuti – “RIAHPSTVRT”, per l’appunto – scritta e interpretata dalle due formazioni all’unisono, summa concettuale di un discorso che ripercorre alcuni dei migliori insegnamenti offerti da certe sonorità a partire dai primi anni Duemila.
Callisto, Cult of Luna, ISIS, Pelican… nomi ingombrantissimi che però – come già dimostrato lo scorso anno dagli autori dell’eccellente “Porrima” – possono essere omaggiati senza scadere nel citazionismo fine a se stesso e in quelle progressioni intellettualoidi che spesso penalizzano il filone, centrando qui un obiettivo degno di ricevere il tempo e l’attenzione dell’ascoltatore. Quel che si dice un ottimo split.