voto
8.0
8.0
- Band: RISE AND FALL
- Durata: 00:30:00
- Disponibile dal: 10/03/2006
- Etichetta:
- Deathwish Inc.
- Distributore: Andromeda
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Non semplicissimo catalogare quest’ultima uscita della Deathwish, per quanto l’etichetta sia una di quelle a cui si associa in genere un sound ben preciso. Questa formazione belga, però, prende in modo abbastanza netto le distanze dal classico hardcore della label americana, e questo suo secondo full-length è a tratti talmente personale che definirlo in poche righe può essere problematico. Una delle maggiori influenze riconoscibili è quella di una delle poche scene dell’underground statunitense degli anni ’90 non ancora abusate, ossia quella derivata dall’hardcore metallizzato che faceva capo a gruppi come Integrity e primi Converge. Le tracce dal taglio "core" ben definito, però, si alternano ad altre pervase da toni metallici molto più accentuati che, vuoi anche per la strabordante crudezza delle chitarre (la produzione del lavoro è strepitosa!) e per certi riffoni iper ignoranti, riescono a riportare alla mente gente come i grandiosi Entombed di "Uprising". Alternanza sembra essere la parola d’ordine del platter, sia negli arrangiamenti più o meno elaborati sia nell’atmosfera ferale o drammatica delle canzoni: il risultato è assolutamente notevole, e le due anime non stridono, anzi, nella seconda metà del disco si raggiungono momenti tra i migliori con "To Hell And Back" e "Lost Among The Lost", tracce ispiratissime e debordanti, all’insegna di un sound che può veramente mettere d’accordo chi ama certo metal-core old school e chi è fan della vecchia scena death (and roll) scandinava. Una miscela sonora davvero coinvolgente, che colpisce anche per spontaneità, oltre che per impatto. Con "Into Oblivion" i Rise And Fall si candidano a diventare una delle realtà di punta della scena hardcore europea e non solo… non ignorateli!