6.5
- Band: RISING STEEL
- Durata: 00:45:29
- Disponibile dal: 18/11/2022
- Etichetta:
- Frontiers
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La compagine francese torna a distanza di due anni con il terzo disco della propria carriera – il secondo sotto le ali della nostra Frontiers Records – a nome “Beyond The Gates Of Hell”. Tante influenze ed un sound possente, ma che fatica a trovare una vera identità; tra bordate di US-metal e qualche divagazione di heavy classico e thrash, il quintetto si ripresenta con dieci brani ancora più potenti ed oscuri rispetto al passato.
E’ un sound fumante, quello che esce dalle casse, subito in partenza, con la possente title-track, che mostra echi di Saxon ed Accept piuttosto evidenti. Il quintetto proveniente da Grenoble, nel sud della Francia, continua senza soste con le note massicce della più epica “From Darkness”, dove l’interpretazione più tenebrosa del cantante Emmanuelson ci accompagna su territori più abituali a band come Satan e Blitzkrieg. La più americaneggiante e compatta “Death Of A Vampire” colpisce con un refrain diretto, prima che il riffing più esplosivo di “Run For Your Life” prenda il sopravvento mostrando un approccio più violento e di scuola thrash metal, caratterizzato da una dose abbondante di cattiveria che si ripresenta con la successiva “Infinite Pain”, dove coretti di chiaro stampo US-metal e riff tritaossa corrono a braccetto. La quadrata “Beast” si fa apprezzare grazie ad un sound ruvido dove le linee vocali – qui più limpide – possono muoversi regalando buone soddisfazioni. Ritmi più contenuti ed atmosfere tetre calano sull’ultimo brano del disco e per certi versi anche il più riuscito: la conclusiva “We Are Free” è una composizione malinconica e dinamica, condotta da riff oscuri ed un cantato sofferto che si chiude spinto da un assolo di chitarra che man mano si fa sempre più soffuso, fino a scomparire ponendo così fine all’ascolto.
Un heavy metal feroce che graffia durante tutti i suoi quarantacinque minuti, ma caratterizzato da un sound ancora poco riconoscibile; “Beyond The Gates Of Hell” è un passo in avanti rispetto al disco precedente, ma dal futuro dei Rising Steel ci attendiamo una maggiore personalità!
