RITUAL DEATH – Ritual Death

Pubblicato il 09/12/2022 da
voto
7.5
  • Band: RITUAL DEATH
  • Durata: 00:31:53
  • Disponibile dal: 05/12/2022
  • Etichetta:
  • Shadow Records

Spotify:

Apple Music:

Dopo vari EP e split, giunge anche per i Ritual Death il momento del full-length. Pur essendo composta da veterani – il leader Wraath è da tempo attivo in band di prim’ordine come Behexen, Fides Inversa, Darvaza e molte altre – la formazione di origine norvegese si è presa il suo tempo per arrivare a questo traguardo, portando a termine la classica gavetta come una qualsiasi realtà emergente. Ascoltando questo omonimo debut album, si può dire che il modus operandi abbia effettivamente pagato, dato che il disco scorre con estremo vigore, presentandoci una band che ha sia idee chiare che la giusta ispirazione per metterle in pratica.
Esiste un cosiddetto fil rouge che lega i Ritual Death con gruppi come i primi Beherit, gli Archgoat, i Gorgoroth e i Darkthrone di metà anni Novanta o – volendo andare ancora più indietro, gli Hellhammer/primi Celtic Frost. Questo fil rouge altro non è che l’aspetto più primitivo, ruvido e malvagio del black metal, quello che in genere fa storcere il naso ai detrattori del genere e che in realtà più esalta gli estimatori della medesima corrente. I nomi citati hanno senza dubbio avuto un’influenza sull’impronta musicale e attitudinale della band, visto che all’interno dell’opera tutto avviene fuorché una ricerca del virtuosismo tecnico e della sperimentazione. Proprio in base a queste premesse siamo portati a salutare con approvazione e soddisfazione questo “Ritual Death”, album che, come accennato, ha dalla sua una compattezza e un’incisività estremamente evidenti. Non è semplice maneggiare sonorità così old school: il rischio di riciclare riff e di affidarsi a progressioni sin troppo prevedibili è sempre dietro l’angolo, ma il quartetto riesce a mantenere una sua personalità, sporcando di organi e tastiere i passaggi più solenni e, al contempo, infondendo di carica punk gli spunti maggiormente rapidi e slabbrati. Vi è inoltre una discreta varietà nell’approccio compositivo, con strutture che raramente si ripetono di brano in brano, portando la tracklist ad assumere i connotati di un rollercoaster in grado sia di regalare brutali scossoni – vedi “Black Metal Terror” – così come midtempo più groovy e muscolari (“Salomes Dance”, “Darkness of Death”). Traccia dopo traccia, si arriva ad una fase di intensità crescente che sembra poi terminare proprio sul più bello; del resto, il disco dura solo mezz’ora – una scelta azzeccata, dato che non ci si stanca e, anzi, si arriva alla fine con la voglia di riascoltare il tutto da capo o di approfondire certi episodi. Un plauso insomma alla creatività istintiva e primordiale dei Ritual Death, band genuina e che sa decisamente come fare questo mestiere.

TRACKLIST

  1. Ancient Devil Worship
  2. Vermin
  3. Lunae
  4. Black Metal Terror
  5. Morbid Veils of Kharon
  6. Salome's Dance
  7. Darkness of Death
  8. The Pale King
  9. Nothingness Without Emptiness Within
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.