voto
7.0
7.0
- Band: ROSAE CRUCIS
- Durata: 00:45:49
- Disponibile dal: 01/09/2008
- Etichetta:
- Jolly Roger Records
- Distributore: Masterpiece
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I romani Rosae Crucis si erano fatti sentire nel 2003 con “Worms Of The Earth”, disco epic power che segnava l’accantonamento dei testi in italiano precedentemente utilizzati dalla band a favore di quelli in inglese. Una scelta a parere del sottoscritto abbastanza discutibile in quanto privava la proposta del quintetto di una delle sue più evidenti peculiarità. Oggi, l’idea di rimettere sul mercato delle vecchie demo suona come un piacevole ritorno al passato. “Il Re Del Mondo” è infatti una ri-registrazione di otto brani originariamente presenti su una demo del 1992. Non si tratta di capolavori assoluti ma questi pezzi, vari, mai scontati, talora dal consistente minutaggio suonano sempre freschi, coinvolgenti e densi di atmosfere epiche. Dopo un’intro oscura e quasi liturgica come “Sacrem Reformationem”, “Rosa Croce” irrompe come un fulmine a ciel sereno, tra una prima metà più tirata dove spiccano un bel ritornello e le chitarre taglienti di Andrea “Kiraya” Magini e Tiziano “Shreadmaster” Marcozzi e una seconda più soffusa, narrata e atmosferica dove Giuseppe “Ciape” Cialone si prodiga in acuti al limite delle umane possibilità. Si prosegue con “La Chiesa”, brano riffato dove troviamo delle belle accelerazioni con ritmiche serrate. “Contro Il Mio Destino” è un pezzo inizialmente lento dove la voce e le melodie di chitarra sono al centro della scena e successivamente virano su sonorità più aggressive. Il cantato italiano si accosta molto bene alla base heavy del sound dei Rosae Crucis, dando quel tocco di originalità di cui parlavamo all’inizio e valorizza il lato epico delle composizioni ed in particolare le parti narrate. Tra gli episodi migliori troviamo anche “La Sacra Corona”, canzone che varia da frangenti più tranquilli e ricchi di pathos a fasi nelle quali il riffing e la velocità si fanno sostenuti, il tutto seguito da un ritornello molto epico e corale. La titletrack si snoda su caratteristiche simili, con accelerazioni a cavallo tra Running Wild e Iron Maiden e momenti più solenni tra cui il chorus. Chiude il lavoro una cover inedita di Angelo Branduardi, ovviamente rivisitata in chiave metal. Si poteva fare di più a livello di suoni, soprattutto per quanto riguarda quelli di batteria, ma il la resa sonora è ad ogni modo discreta. Il disco è disponibile sia in CD che LP. State allerta, perché breve arriverà “Fede, Potere, Vendetta”, un’altra demo del 1997 anch’essa ri-registrata, e speriamo che i Rosae Crucis si ripresentino presto con un full length con pezzi inediti “rigorosamente” in italiano.