ROSETTA – Quintessential Ephemera

Pubblicato il 08/07/2015 da
voto
7.5
  • Band: ROSETTA
  • Durata: 00:52:00
  • Disponibile dal: 22/06/2015
  • Etichetta:
  • Golden Antenna

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I Rosetta non sono un gruppo che tende a ripetersi troppo. Anche se certi tratti del loro songwriting sono ormai subito identificabili, l’evoluzione e le trasformazioni che li hanno visti protagonisti dal debut album “The Galilean Satellites” sono a dir poco lampanti. Con il nuovo “Quintessential Ephemera” assistiamo all’ennesimo cambio di rotta della formazione di Philadelphia, che si lascia alle spalle la cupezza e l’impronta live del precedente “The Anaesthete” per inseguire soluzioni più limpide, ideali per accogliere la voce di Eric Jernigan, cantante/chitarrista dei City Of Ships che di recente è entrato ufficialmente a far parte della band. Nuovamente, parlare di “post” metal risulta un filo fuorviante: ci sono grandi distorsioni e passaggi movimentati, così come momenti più riflessivi e persino acustici, ma bisogna rendere onore all’importanza che i cinque ragazzi danno alle sospensioni ambient e ai silenzi, molto spesso tanto brevi quanto incisivi per la svolta emotiva che danno ai pezzi. In particolare, questa volta si riscontra un bellissimo dialogo a due chitarre, mentre le percussioni appaiono deliziosamente semplici quanto complesse nel suono. Come di consueto, i Rosetta colpiscono per la misura con cui plasmano e gestiscono i vari elementi della loro proposta: l’apporto di Jernigan, ad esempio, non è sbattuto ovunque. Certo, le clean vocals dei Nostri non sono mai state tanto soavi, ma siamo ben lontani da una assidua quanto banale ricerca di immediatezza e ammiccamento. Il nuovo cantante/chitarrista spalleggia invece il frontman Michael Armine solo in alcune tracce, lasciando invece alla sezione strumentale il compito di enfatizzare veramente i vari crescendo. L’attenzione su questi piccoli ma fondamentali particolari (talora di arrangiamento, talora di sonorità) dona al lavoro una eleganza non da poco, che di nuovo pone il gruppo su un altro livello rispetto ai tanti discepoli di Isis e compagnia. Qualcuno forse potrà stocere il naso davanti all’assenza di episodi propriamente heavy, ma è il caso di notare che anche agli esordi i Rosetta non abbiano mai cercato l’impatto ad ogni costo, preferendo quasi sempre un senso di solitudine siderale ad uno di rabbia o inquietudine. Detto della presenza di accenni ad opere come “A Determinism Of Morality” e “Flies To Flame”, “Quintessential Ephemera” ha le carte in regola per diventare uno degli ascolti più gettonati di queste serate estive, quando si sta con il naso all’insù, ad osservare le stelle.

TRACKLIST

  1. After The Funeral
  2. (Untitled I)
  3. (Untitled II)
  4. (Untitled III)
  5. (Untitled IV)
  6. (Untitled V)
  7. (Untitled VI)
  8. (Untitled VII)
  9. Nothing in the Guise of Something
1 commento
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