ROSETTA – Sower Of The Wind

Pubblicato il 16/01/2019 da
voto
6.5
  • Band: ROSETTA
  • Durata: 00:30:32
  • Disponibile dal: 04/01/2019
  • Etichetta:
  • Pelagic Records
  • Distributore: Audioglobe

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Una rosa dei venti costruita con sintetizzatori ed arpeggi. Quattro canzoni per quattro punti cardinali, trenta minuti di riverberi e refoli per costruire cattedrali sonore astratte: i Rosetta inaugurano il 2019 con questo assorto, breve EP in cui sono le atmosfere a farla da padrone.
Come si legge sulla loro pagina Bandcamp, l’EP nasce dal materiale, modellato e rifinito per l’occasione, residuo del precedente “Utopioid”: una canzone nata dalle ceneri di ciascuna delle quattro sottoparti in cui era diviso il precedente lavoro; una piccola scia nel lungo viaggio spaziale dei cinque di Philadelphia, di cui solo tre hanno preso effettivamente parte all’esperimento di “Sower Of The Wind”: il cantante Michael Armine per i samples ed i rari intermezzi vocali, mentre Eric Jernigan e Matt Weed (le due chitarre) compaiono come curatori di tutto il resto del comparto sonoro (synth, sezione a corde, piano). Assente del tutto la vena hc che da sempre caratterizza le radici del gruppo, assenti i controtempi e le vene in rilievo sulla gola urlante di Armine, eppure l’EP si inserisce perfettamente nel solco che i Rosetta hanno tracciato con gli anni: sperimentare senza limiti o etichette, seguendo nessun’altro se non la propria testa, in una rotta verso altre galassie che poco si cura di tutto il resto (anche questa release, come molte delle altre, è liberamente fruibile e scaricabile secondo la modalità name-your-price; il formato fisico, invece, è curato dalla Pelagic Records).
Non vi aspettate nulla di imprescindibile da questa uscita: le quattro canzoni, i cui titoli prendono nome dai punti cardinali, sono effettivamente più simili ad un lungo intermezzo che traghetta l’ascoltatore da “Utopioid” verso lidi sconosciuti (un prossimo album?), con un incedere lento e trasognato, senza che realmente arrivare in un punto preciso. Per chi cerca un sottofondo contemplativo, per chi adora le derive sperimentali. Per tutti gli altri forse “Sower Of The Wind” sarà solo una estemporanea cometa.

TRACKLIST

  1. East
  2. South
  3. West
  4. North
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