ROSS THE BOSS – New Metal Leader

Pubblicato il 26/08/2008 da
voto
6.5
  • Band: ROSS THE BOSS
  • Durata: 00:48:14
  • Disponibile dal: 22/08/2008
  • Etichetta:
  • AFM Records
  • Distributore: Audioglobe

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Dopo vent’anni dalla sua dipartita dai Manowar, Ross Friedman, in arte Ross The Boss, torna a farsi sentire con un album solista che, stando a biografie, comunicati e materiale promozionale, viene presentato come un ritorno in pompa magna a quel sound che aveva contraddistinto i primi capolavori della sua ex band. E’ così che si leggono paragoni a “Into Glory Ride” o “Hail To England”, dischi che sono inamovibilmente incastonati nella storia della musica heavy. Ovvio quindi aspettarsi da Ross un gran lavoro, pieno di quelle atmosfere, di quelle grandi idee e di quel pathos che fecero la fortuna dei dischi appena menzionati. Sarà in parte anche per queste aspettative forse un po’ troppo “severe” ma “New Metal Leader”, pur essendo un disco complessivamente discreto, non appare certo confrontabile con quanto fatto in passato dall’artista americano. I motivi per i quali il confronto non può reggere sono diversi. Innanzitutto ad accompagnare Ross non troviamo un cantante del calibro di Eric Adams. “New Metal Leader” nasce infatti dalla cooperazione tra Ross e membri degli Ivory Knight, gruppo tedesco che già aveva suonato con lui al Keep It True festival, proponendo una serie di cover dei pezzi storici dei Manowar. Il cantante Patrick Fuchs è un buon vocalist ma sinceramente non ha le stesse espressività e potenza di Eric. In secondo luogo, gli stessi brani non sono dei capolavori assoluti ma canzoni in certi casi buone, in altri appena sufficienti, evidenziando come l’assenza dello zampino dell’amato/odiato Joey DeMaio non sia certo trascurabile. Tra i momenti migliori del lavoro troviamo senza dubbio le due epiche “God Of Dying” e “Immortal Son”, brani che prendono spunto in modo evidente dalle varie “Gates Of Valhalla”, “Bridge Of Death” o “Battle Hymn” dell’epoca Manowar e l’opener “Blood Of Knives”, pezzo heavy ultraclassico e diretto dal refrain accattivante. Una nota positiva sicuramente a favore di Ross è il suo riffing e il  suo gusto sui soli, a parere del sottoscritto meno superflui e più ispirati rispetto agli altri chitarristi che hanno fatto la storia della famosa band newyorkese. Buone anche “I Got The Right”, dall’incedere simil “Blood Of My Enemies” e la parte centrale della saxoniana “Matador”. Come detto, troviamo poi alcuni episodi meno riusciti come la monotona “Constantine’s Sword”, dal ritornello decisamente noioso, “Death & Glory”, che a parte un bell’attacco iniziale si dipana in una heavy/power song poco incisiva, e la scontatissima “We Will Kill”, dove la volontà di richiamare sterilmente alcuni clichè propri dei Manowar è più che evidente. I suoni ad opera di Achim Kohler sono molto ben realizzati ma ciò non basta a sollevare il voto di questo lavoro al di sopra di una sufficienza abbondante. In sostanza un gradito ritorno, ma pare che il “New Metal Leader” non sia ancora sbarcato sulla terra.

TRACKLIST

  1. I.L.H.
  2. Blood Of Knives
  3. I Got The Right
  4. Death & Glory
  5. Plague Of Lies
  6. God Of Dying
  7. May The Gods Be With You
  8. Constantine's Sword
  9. We Will Kill
  10. Matador
  11. Immortal Son
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