6.5
- Band: ROYAL HUNT
- Durata: 00:55:25
- Disponibile dal: 14/05/2012
- Etichetta:
- Scarlet Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
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Vent’anni dopo il debutto con “Land Of Broken Hearts”, i Royal Hunt pubblicano il loro primo “Best Of”, forse per festeggiare il primo ventennio di onorata carriera o, più probabilmente, per doveri contrattuali. La scelta dei pezzi è tutta concentrata sui primi cinque dischi della band ed ognuno di essi è degnamente rappresentato da due canzoni. E’ un piacere riascoltare il mai troppo rimpianto Henrik Brockmann in canzoni come “Running Wild” e “Clown In The Mirror”, veri classici della band e pezzi che rappresentano la prima fase dei danesi, quella più epica e maestosa. Poi arriva il turno di D.C. Cooper (rientrato da qualche tempo alla base) – col quale gli Hunters firmano veri e propri capolavori del power metal neoclassico – ed infine di John West, la cui voce si presta benissimo per il periodo più orientato verso sonorità progressive e hard rock. In questa raccolta, che quindi evidenzia tre fasi artistiche condivise con altrettanti cantanti, manca solo quella che vede alla voce Mark Boals, singer con il quale la band del tastierista e fondatore Andersen privilegiò il lato più raffinato della propria musica. Per completezza sarebbe stato bello avere anche un paio di song dell’era Boals, ma probabilmente a causa di beghe contrattuali non è stato possibile. Un punto a sfavore, questo, perché se i comunemente chiamati “Greatest Hits” servono – oltre che per tirare su qualche danaro in più – per presentare un qualsiasi gruppo ai più giovani o a potenziali nuovi fan, sarebbe stato interessante offrire una visuale completa, seppur sintetica, sullo sviluppo ed evoluzione artistica dei Nostri a chiunque fosse stato interessato ed il senso di questa raccolta sarebbe stato molto più utile e giustificato. Stando così le cose, “Heart Of The City” appare monco di un capitolo importante della storia dei Royal Hunt.