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- Band: ROYAL HUNT
- Durata:
- Disponibile dal: //2001
Sfido chiunque, anche il fan più sfegatato dei Royal Hunt, a non ammettere tuttora il mezzo buco nell’acqua che risponde al nome di “Fear”. In particolar modo l’innesto dell’ex Artension John West sembrava inutile a colmare l’enorme vuoto causato dall’allontanamento del vecchio singer D.C. Cooper, tanto impertinente quanto carismatico. Ebbene, se avete fatto anche voi queste mi recensioni, cancellatele immediatamente dalla vostra testa, perchè Andre Andersen e compagnia hanno sfornato un piccolo gioiello chiamato “The Mission”. Ispirato al famoso romanzo di Ray Bradsbury, Martian Chronicles, “The Mission” abbandona in parte le composizioni in cui la parte sinfonico-strumentale è in netto predominio, per tornare a sonorità decisamente più metalliche e aggressive. E’ noto a tutti come Andre Andersen metta sempre in primo piano le sue tastiere, ma questa volta il vero protagonista è l’axe-man Jacob Kjaer, beneficiario di un sound aggressivo e predominante su tutto. Se prima si parlava del buco lasciato da D.C. Cooper, ora posso felicemente affermare che già mi sono dimenticato del singer americano, in quanto John West sembra avere finalmente carburato, entrando così nel pieno spirito della band ( e facendosi notare con una prestazione superba). Ogni brano, a testimoniare le manie di grandezza dei Royal Hunt, è presentato da un’intro e tra un mix di prog e metal melodico, si alternano composizioni dirette come “Surrender”, veloce e maestosa, a composizioni più complesse come la title track, summit massimo del sound Royal Hunt 2001 e bellissimo esempio di come sinfonia progressive e potenza spesso viaggino sulla stessa corsia. Siamo indubbiamente di fronte ad uno dei dischi più validi di quest’anno, ma soprattutto siamo di fronte ad un come-back che spazza via qualsiasi dubbio o cattivo sentore su una band che, se cancelliamo la parentesi “Fear”, è sempre proceduta in crescendo, conquistando onestamente il trono di re del metal melodico.