7.5
- Band: ROYAL REPUBLIC
- Durata: 00.31.11
- Disponibile dal: 24/08/2012
- Etichetta:
- Roadrunner Records
- Distributore: Warner Bros
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Voglia, spirito, fame ed energia sono fattori che spesso si danno per scontati quando si parla di rock’n’roll. Ci sono però casi evidenti in cui, forzatamente, ci vengono aperti gli occhi, davanti a dimostrazioni che schiacciano letteralmente la concorrenza, con facilità, naturalezza e umiltà. E’ il caso dei Royal Republic, formazione che ha fatto tanto bene nell’esordio “We Are The Royal” e soprattutto ha letteralmente conquistato tutti coloro che hanno partecipato ad un concerto del gruppo, rimanendo fatalmente contagiato. Il 2012 porta il secondo capitolo discografico dei reali svedesi: basta un passo falso per passare da promessa a cometa, di conseguenza in molti aspettano la formazione al vaglio. Dobbiamo dire, in tutta sincerità, che anche noi abbiamo sospettato per un attimo, visto che l’opener e title track non convince appieno: troppo canonica, seria, con suoni moderni che vanno a snaturare la bestia che abbiamo amato nel debutto. Fanno meglio “You Ain’t Nobody…”, calzante al punto giusto, e la successiva “Be My Baby”, ma siamo ancora a livelli di sospetto, a brani che di sicuro potranno rendere bene dal vivo ma su disco ‘meh’, non sono completamente soddisfacenti. Per fortuna arriva la fantastica “Everybody Wants To Be An Astronaut” a confermare una formazione che continuerà a far parlare di sé: un singolo istantaneo, contagioso e simpatico che vi farà fischiettare un motivetto che arriverà a perseguitarvi per molto molto tempo. Da lì si torna sui registri sfrontati, scoppiettanti ed eccellenti del debutto, con puntate nel danzereccio (“Addictive”), tocchi di classe (l’armonica di “Strangers…”), motivetti veloci energici e idioti (“Punch Drunk Love”) e di nuovo singoli quasi obbligatori (“Sailing Man”, “Addictive”). Una conferma a tutti gli effetti, che fornisce alla band un ulteriore set di cartucce per le loro esaltanti esibizioni live, e sebbene priva dell’effetto sorpresa riesce a togliere ogni dubbio circa la validità dei Royal Republic. Vi ripetiamo e vi ripeteremo fino allo sfinimento di andare a vederli dal vivo, dove potrete assaporarli realmente, ma a questo fine un ascolto a questo “Save The Nation” è caldamente consigliato.