5.5
- Band: RUNNING WILD
- Durata: 00:16:16
- Disponibile dal: 06/12/2019
- Etichetta:
- Steamhammer Records
- Distributore: Audioglobe
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I Running Wild, creatura di Rolf Kasparek che ormai almeno per quanto riguarda i lavori in studio può essere considerata a tutti gli effetti una “one man band”, pubblicheranno un nuovo album nel 2020 e nell’attesa rilasciano il qui presente EP di sole quattro tracce, “Crossing The Blades”. La title track è la classica cavalcata in stile Running Wild, diretta, semplice e infarcita di melodici giri di chitarra. Come lo stesso Rolf ha dichiarato, il brano, per la prima volta nella storia del gruppo, è stato scritto partendo da una linea di basso, ma questo non è di per se un elemento che salta all’occhio. Quello che possiamo notare è semmai una ritmica di chitarra un po’ troppo scarna e un ritornello che non spicca più di tanto, complice una linea vocale un po’ ‘debole’. La registrazione con suoni piuttosto fiacchi è la solita a cui i Running Wild ci hanno abituati con i lavori successivi a quel gran disco che è “The Rivalry”. Va detto che Rolf ha precisato che sul futuro album questo pezzo figurerà in una versione registrata in modo differente, quindi non resta che sperare in una resa migliore che renda giustizia a un episodio tutto sommato godibile. La successiva “Stargazed” è un midtempo piuttosto canonico che segue la scia di altre decine e decine di brani di questo tipo partoriti dalle classic metal band tedesche dal 1980 ad oggi. Buono il riff, ma anche in questo caso il ritornello non è nulla di che. Pezzo sufficiente come livello, ma che non attenderemo certo con ansia nei prossimi live show. Si prosegue con una onesta cover di “Strutter” dei Kiss, prima di chiudere con “Ride On the Wild Side”, roccioso midtempo che sull’innocuo ritornello strizza l’occhio a un hard rock più arioso senza però convincere. Una b-side di uno qualsiasi dei dischi pubblicati dai Running Wild nel nuovo millennio e nulla più. Quattro brani dunque che si lasciano ascoltare, ma che non offrono nulla di speciale, soprattutto a chi ben conosce la discografia del gruppo e i veri capolavori composti da Rolf nei decenni. In definitiva, “Crossing The Blades” può essere visto solo come solo un modo per far vedere che la “band” è attiva, una sorta di contentino per i fan più accaniti e meno esigenti.