8
- Band: RUNNING WILD
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
- Distributore: Audioglobe
Ready For Boarding!!!! Aspettavo con tremenda bramosia la nuova fatica di Rock’n’Rolf e della sua ciurma di pirati che, ad essere sinceri, non mi aveva proprio soddisfatto con il precedente “Victory”. Fortunatamente le cose sono cambiate, il nuovo “The Brotherhood” convince sin dalle prime note dell’opener “Welcome To Hell”, granitico mid tempo dal ritornello epico in classico stile Running Wild. Della stessa pasta sono la maggior parte dei brani di questo disco, in particolare sono i mid tempos a dominare, il tutto a discapito della velocità (scordiamoci brani alla “Masquerade” o “Riding The Storm”). La formazione risulta stravolta, infatti ad affiancare il capitano Kaspareck, autore di tutte le parti di chitarra, troviamo Peter Pichel al basso ed ancora il fantomatico Angelo Sasso dietro le pelli. Fortunatamente i musicisti, pur non facendo scintille, compiono con dovizia il proprio dovere facendo rimpiangere solo in parte i bravissimi Bodo e Thilo Hermann, fuori dalla ciurma per motivi personali. Il sound dei brani richiama molto le ultime produzioni della band, come “The Rivalry” o “Victory”, ma non mancano piccole perle che richiamano il passato più piratesco dei Running Wild, in particolare “Pirate Song”, pezzo con grandi cori e chitarre degne degli antichi fasti. Valida anche “Soulstripper”, dove all’heavy metal si aggiungono tinte hard rock vecchio stampo e “The Ghost”, il classico pezzo di dieci minuti che questa volta richiama un sound orientaleggiante, senza però stravolgere l’impronta teutonica di Rolf e soci. Certo, non è stata scoperta l’acqua calda, “The Brotherhood” è l’ennesimo disco dei Running Wild che comunque riesce ancora a dire qualcosa, ma soprattutto a tenere alta la bandiera dell’heavy metal. Sono sicuro che al Gods Of Metal ci sarà il putiferio durante l’esibizione della band che, nel bene o nel male, è e rimarrà una degli ultimi alfieri dela sano, vecchio heavy metal. Lunga vita ai Running Wild!