8.5
- Band: RUSH
- Durata: 02:54.44
- Disponibile dal: 19/11/2013
- Etichetta:
- Roadrunner Records
- Distributore: Warner Bros
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
I Rush sono senza dubbio tra le formazioni progressive rock piú importanti e significative della lunga storia di questo vasto genere musicale. Le loro influenze si sono sparse ovunque e hanno attraversato le generazioni, grazie non solo alle inarrivabili qualitá di un trio spettacolare sia come tecnica che come ispirazione, ma anche per via della capacitá di sapersi rinnovare e ripresentare variando il proprio sound con il passare degli anni. L’ultimo album “Clockwork Angels” ha ribadito nuovamente, come se ce ne fosse bisogno, questi concetti, donando ai fan dei Rush e alla musica tutta un altro capitolo di eccezionale qualitá che ora viene immortalato anche in sede live dal qui presente album dal vivo, della durata di quasi tre ore. Registrato a fine novembre 2012 a Phoenix e Dallas, “Clockwork Angels Tour” è disponibile nei formati DVD, Blu-ray e triplo CD, ma per questa recensione purtroppo possiamo disporre solo di quest’ultima edizione. Quanto basta ad ogni modo per affermare che il qui presente prodotto non è un semplice live, dal momento che a fianco di un primo CD, ricco di brani storici, troviamo un secondo dove i pezzi di “Clockwork Angels” vengono riproposti e riarrangiati in una affascinante veste sinfonica grazie all’apporto dell’ottetto d’archi Clockwork Angels String Ensemble. Lo stesso è presente anche sui quattro classici “Dreamline”, “Red Sector A”, “YYZ” e “Manhattan Project” contenuti nel terzo CD, assieme ad altri pezzi immancabili come “Tom Sawyer”, “Limelight” o “2112”, eseguiti invece senza archi. La resa sonora e la qualitá della performance sono entrambe ai massimi livelli, sia per quanto riguarda i brani suonati in formazione normale, sia per quelli in veste sinfonica. Da segnalare anche la presenza sul secondo CD, oltre a uno dei soliti impressionanti drum solo di Neil Peart, di un etereo solo chitarristico inedito di Alex Lifeson, intitolato “Peke’s Repose”. Quello che stringiamo tra le mani è dunque l’ennesimo mastodontico lavoro targato Rush, dal profilo artistico di altissimo livello e assolutamente consigliato ai fan del gruppo.