S.POLLUTION – Beast

Pubblicato il 27/03/2004 da
voto
7.5
  • Band: S.POLLUTION
  • Durata: 00:44:54
  • Disponibile dal: //2003
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Ancora una volta il sottoscritto si trova a ‘prendere in esame’ una nuova realtà dell’underground nostrano (a ben cercare se ne trovano parecchi di prodotti interessanti nell’underground… e chi l’ha detto che l’Italia nella scena metal debba essere ricordata solo per Rhapsody e compagnia bella?), nata da poco ma già fattasi per una serie di concerti in locali della zona ed un demo autoprodotto, prima di questo professionale mini cd: trattasi dei veneti S.Pollution, in attività da circa quattro anni e giunti alla prima ‘vera’ release. Non abbiamo tra le mani un full-lenght, come già anticipato, ma un dischetto professionale che, in quanto a confezione (col che intendo anche, e soprattutto, la produzione) ha veramente poco da invidiare ad un disco a tutti gli effetti. Ma andiamo con metodo, visto che ancora non si è parlato della musica del gruppo: ebbene, gli S.Pollution sono dediti ad un thrash/death di stampo abbastanza melodico, con vocals in growling piuttosto abrasive (a dir la verità forse a volte un po’ fuori luogo, su questa musica si adatterebbe probabilmente meglio una timbrica più pulita) e rallentamenti di scuola doom, che spezzano l’incedere aggressivo dei pezzi regalando ottimi stacchi cadenzati, a volte al limite del claustrofobico (sebbene il tempo di metronomo non scenda mai eccessivamente). Ottima la padronanza tecnica dei membri del gruppo, che fanno il loro onesto lavoro senza sentire il bisogno di strafare con parti eccessivamente tecniche (anzi, quasi sempre le partiture del gruppo risultano estremamente essenziali, sebbene sicuramente efficaci), riuscendo in questo modo a non pregiudicare mai la precisione e la pulizia sonora in vista di particolari inclinazioni solistiche. I sei pezzi presenti in questo “Beast” (insieme alla ghost-track, precisamente la cover di “Raining Blood”, ottimamente eseguita in sede live) risultano estremamente omogenei e aderenti ad un preciso stilema musicale, che permette al gruppo di costruirsi, in qualche modo, tra melodie, stacchi armonici, rallentamenti doom e parti più tirate, un’identità propria, senza risultare uno sbiadito clone; da “Deadest” alle ultime “In The Heart Of The Night” e “Proud” (registratedal vivo) è tutto un susseguirsi di stupende melodie (a volte eseguite anche con la chitarra acustica, come lo stupendo break di “The Curse”), sulle quali si staglia imperiosa la disperazione vocale di Luca, autore di una prestazione più che invidiabile (anche se a volte, come già sottolineato, non adatta al contesto della musica). Concludo qui: non mi serve aggiungere altro, visto che credo di aver descritto a sufficienza la buona maturazione artistica effettuata da questi cinque ragazzi in così pochi anni; il consiglio è quello di non perdere l’occasione di sentire un così interessante (seppur essenziale, ed a volte quasi minimale) affresco variopinto di varie sonorità, perché gli S.Pollution sono riusciti a creare qualcosa di davvero interessante in questo mercato discograficoche ormai sembra in grado di poterci presentare solo cloni. Pienamente promossi, ed alla prossima: non vediamo l’ora di poter sentire un altro prodotto targato S.Pollution!

TRACKLIST

  1. Deadest
  2. Beast
  3. Black Sunrise
  4. The Curse
  5. In The Heart Of The Night
  6. Proud
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