SALTATIO MORTIS – Des Königs Henker

Pubblicato il 22/09/2005 da
voto
6.0
  • Band: SALTATIO MORTIS
  • Durata: 00:46:35
  • Disponibile dal: //2005
  • Etichetta:
  • Napalm Records
  • Distributore: Audioglobe
Streaming non ancora disponibile

Giunti ormai al quinto album, i Saltatio Mortis continuano il loropercorso musicale, che li inserisce in quel filone del folk-metalispirato a formazioni come gli In Extremo e i Subway To Sally. Inquesto nuovo capitolo della sua carriera la band cerca di rinnovare ilsuo stile, abbandonando le forti incursioni elettroniche che avevanocaratterizzato i loro primi album e puntando tutto sulle chitarre e,soprattutto, sull’uso smodato delle cornamuse. Le caratteristiche delloro sound sono ormai ben note e rodate: l’aspro cantato in tedesco, lecontinue reminiscenze tratte dalla tradizione folkloristica e una certamarzialità, tipicamente germanica, nelle ritmiche. Purtroppo però, adifferenza degli illustri colleghi, la miscela dei Saltatio Mortis nonriesce a fare il botto, forse perché povera sia dell’irresistibile venapazzoide degli In Extremo, sia della classe e della grandeur che emergenegli ultimi Subway To Sally. A questo bisogna aggiungere anche unsuono un po’ scarno, che non rende giustizia a una formazione di bensette elementi (tutti polistrumentisti), che comprende addirittura duebatterie e cinque suonatori di cornamuse.
Il risultato finale, dunque, resta un po’ altalenante: la band riesce adare il meglio di sé soprattutto in brani come “Vergiss Mein Nicht” e“Keines Herren Knecht”, dove si spinge sull’acceleratore permettendoalle cornamuse di diventare vere protagoniste con degli intreccidinamici e carichi; oppure negli episodi più tipicamente folk, come latriste ballad “Tote Augen” e “Ecce Gratum”, un pezzo squisitamentemedievale che, pur facendo sorridere per la pronuncia latinaagghiacciante, risulta evocativo e ben riuscito. Le restanticomposizioni, invece, finiscono per risultare un po’ anonime, anche acausa di una certa ripetitività di fondo che fa assomigliare tra lorotutti i brani. Un album transitorio, dunque, per una band che, dopoaver mutato in maniera così netta il proprio sound, si trova ancoraspiazzata, non riuscendo a destreggiarsi al meglio delle propriecapacità. In attesa di una ulteriore crescita artistica, “Des KönigsHenker” potrebbe comunque fare felici tutti coloro che hanno consumatola discografia degli In Extremo.

TRACKLIST

  1. Des Königs Henker
  2. Salz Der Erde
  3. Rette mich
  4. Verführer
  5. Vergiss mein nicht
  6. Tote Augen
  7. Tritt ein
  8. Mondlicht
  9. Ecce gratum
  10. Keines Herren Knecht
  11. Für dich
  12. Die Hoffnung stirbt zuletzt
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