5.5
- Band: SALTATIO MORTIS
- Durata: 00:52:03
- Disponibile dal: 28/08/2009
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Settimo album per gli alfieri del medieval rock made in Germany e che dire: gli stilemi sono sempre gli stessi, il songwriting non si discosta di un millimetro dal passato, l’atmosfera creata è sempre affascinante e coinvolgente ma a conti fatti, in tutta onestà, sarebbe forse il momento di cambiare registro o quanto meno di dare una spruzzata di novità al proprio sound. Certo ai Saltatio Mortis bisogna riconoscere il merito, insieme ad illustri colleghi come Subway To Sally e Rammstein, di aver sdoganato il cantato in lingua tedesca e avergli donato luce a livello internazionale, ma ora serve veramente qualcosa di più. Nemmeno la presenza di Doro Pesch, magnifica ospite per l’ottima “Salome” (senza ombra di dubbio il miglior pezzo del lotto), serve a risollevare le sorti di un album segnate in partenza. Addirittura il combo teutonico ci propone di nuovo un brano in lingua francese, “La Jument De Michao”, song alquanto anonima sporcata da un inconfondibile timbro tedesco. Per il resto ci troviamo di fronte al solito lavoro dei Saltatio Mortis che sicuramente anche stavolta incontrerà i favori dei loro fans affezionati, ma che di contro difficilmente riusciranno a colpire il gusto di nuove schiere di pubblico; l’unica differenza rispetto al passato è una maggiore componente emozionale nel sound della band. Certo non possiamo che lodare le doti compositive ed esecutive della band, la produzione sempre perfetta e quel fascino oscuro che la loro musica da sempre ci regala, ma adesso serve fare quel cambio di marcia assolutamente necessario. Urge un rinnovamento se non radicale, almeno importante dal punto di vista del sound: sette album di medieval rock fortemente omogeneo sono decisamente troppi!