8.5
- Band: SAMAEL
- Durata: 00:42:34
- Disponibile dal: 29/10/2004
- Etichetta:
- Regain Records
- Distributore: Self
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“Eternal”, l’ultimo full length della band svizzera, risale ormai al 1999. I Samael si sono presi una bella pausa e si sono dedicati ad altri progetti (come potrete leggere su queste pagine virtuali nell’intervista al loro leader Vorph) e dopo cinque anni, quindi, ecco il tanto atteso successore, “Reign Of Light”. Risultato? Una bomba tecnologica concepita nel futuro per spazzare il presente. “Reign Of Light” è un album immenso, i Samael sono tornati nella loro mostruosa normalità affermandosi come band guida del metal estremo che guarda dritto al futuro. Viene ripreso il tracciato iniziato con “Eternal” e gli amanti dell’inarrivabile “Ceremony Of The Opposites” dovranno mettersi il cuore in pace una volta per tutte, perché i Samael hanno abbandonato i lidi infernali sui quali dominavano per ritornare alle sfere celesti. L’angelo ribelle è ora ancora pericoloso perché si insinua nel regno dei cieli, nell’angolo dello spazio più lontano e scuro che è stato appena frantumato da una deflagrazione senza precedenti. I Samael non saranno più cattivi come negli anni ’80, hanno assorbito anche feeling positivi, ma la loro cattiveria non si è spenta. “Reign Of Light” fotografa e mostra tutti i feeling che si possono provare, in un vortice di emozioni potente e distruttivo. “Eternal” era solo l’inizio, un album timido, smorto al confronto del ben più devastante “Passage”; ora invece i Samael integrano il meglio delle due precenti release e concepiscono qualcosa di veramente superbo. Certo, le parti elettroniche sono aumentate e questo cd suona meno metal rispetto al bellissimo “Passage”, ma c’è anche da dire che le parti metal rimaste sono assai più violente di quelle presenti su “Eternal”. Il cd inizia in modo incredibile, con quattro brani di altissimo livello: “Moongate”, “Inch’ Allah”, “High Above” e la bellissima titletrack. Sparatevi pure in vena il fluido eccitante dei Samael, ascoltate le vibrazioni di questo album a tutto volume, fate crollare qualsiasi barriera, il verbo Samael e più forte se si irradia nello spazio. A confronto, i vari progetti misti di metal e musica elettronica tipo The Kovenant e gente simile sembrano tentativi commerciali di toccare l’animo discotecaro di qualche metalhead disorientato: i Samael sono invece qui per dimostrare di cosa una simile unione sia capace, e quanto possa essere letale. Ci sono anche i brani belli ma niente più, o quelli più tranquilli pseudo-romantico/poetici come “Further”, ma si tratta comunque di valide canzoni, al pari di quelle presenti in “Eternal”. Vorph si dimostra, ma non ci sarebbe bisogno di ripeterlo, un cantante ottimo con una voce inconfondibile e adattabile ai diversi mood delle canzoni. Cosa altro dire di un album pompatissimo nei suoni ed eccellente nelle idee? I Samael sono uno dei pochi gruppi inconfondibili, e lo sono sempre stati sin dal primo album: in molti hanno tentato di imitarli, Alastis in primis, senza riuscirci perché è impossibile farlo. Ora sono diventati leader del metal che guarda al futuro e che esige il sostegno dell’elettronica per avere una precisione chirurgica ed un feeling freddo, disumano. Chi intenda addentrasi in questo genere avrà sempre sopra la propria testa la spada di Damocle, “Reign Of Light”. Buon ascolto, è proprio il caso di dirlo!