SANCTUARY – Refuge Denied

Pubblicato il 11/05/2011 da
voto
9.0
  • Band: SANCTUARY
  • Durata: 00:39:47
  • Disponibile dal: /11/1987
  • Etichetta:
  • Epic
Streaming non ancora disponibile

Il music business è davvero strano, già. Strano ed imprevedibile. Capita che una band di giovani ragazzi a cui sembra non mancare nulla riesca solamente a sfiorare il successo, un successo che sarebbe strameritato ma che per motivi incomprensibili non si decide ad arrivare. E’ questo il caso dei Sanctuary dei giovanissimi Warrel Dane e Jim Sheppard (che ritroveremo nei Nevermore, ma c’era bisogno di dirlo?) che nel 1987 erano già carichi di talento e pronti a dare alle stampe un disco, “Refuge Denied”, destinato ad entrare negli annali del classico U.S. metal. Come dicevamo all’inizio, sfugge ancora il motivo per cui i Sanctuary non ottennero il meritato successo internazionale dato che, oltre ad un lotto di canzoni di primissima qualità, potevano contare sul supporto della Epic e sulla produzione e la sponsorizzazione di Dave Mustaine, a cui va il merito di aver scovato un gruppo dalle così enormi potenzialità. Neanche noi di Metalitalia.com abbiamo la risposta per questo quesito, ma per la nostra rubrica “I Bellissimi” ci sembrava doveroso occuparci di questo lavoro e, nel nostro piccolo, aiutarlo a distanza di quasi venticinque anni a ritagliarsi un posto d’onore tra i grandi capolavori del metal e a raggiungere, magari anche grazie a noi, nuovi ascoltatori. I Sanctuary da Seattle, oltre al famoso duo Dane-Sheppard, annoveravano nelle proprie fila ottimi musicisti come la coppia di chitarristi Rutledge e Blosl, nonché il batterista Budbill, tutti tornati a lavorare insieme (tranne Blosl) nel 2010 per far rinascere questa straordinaria band e dare un seguito discografico al qui presente “Refuge Denied” e a “Into The Mirror Black”, secondo ed ultimo capitolo che già conteneva i germi del futuro sound dei Nevermore, motivo per cui la nostra attenzione è rivolta a “Refuge Denied”, decisamente più fresco, immediato e meno “cervellotico” del suo successore. Sin dall’opener “Battle Angels” è chiara la direzione che i Sanctuary intendono seguire: un heavy metal d’assalto influenzatissimo dai Judas Priest con un Warrel Dane nei panni del metal screamer per antonomasia che lo porterà, durante i quaranta minuti di questo LP, a raggiungere con la propria voce vette elevatissime a cui mai più si avvicinerà in futuro. Con la seguente “Termination Force” le chitarre e l’interpretazione teatrale del singer vanno a disegnare scenari post-nucleari, mentre con la seguente “Die For My Sins” la band compone il pezzo speed perfetto, forte di chitarre incendiarie unite ad una sezione ritmica roboante e alla solita intrpretazione stellare di Dane. Con le successive “Soldiers Of Steel” e “Sanctuary”, Warrel perfeziona lo stile teatrale e recitativo che tanta fortuna gli donerà nei Nevermore, senza dimenticare però la giusta dose di cattiveria; a questo punto il gruppo si concede una pausa – prima del micidiale trittico finale marziale ed accusatorio col quale chiuderà il lavoro – coverizzando “White Rabbit” dei Jefferson Airplane (con Mustaine ospite alla chitarra solista) e dando quindi inizio alla tradizone che vedrà anche i Nevermore impegnati a “metallizzare”, sempre con risultati strabilianti, classici degli anni Sessanta di artisti americani. “Refuge Denied” è un lavoro che qualsiasi amante del metallo più classico ed intransigente deve conoscere, un disco di cui non si può fare a meno e che ogni tanto va rispolverato e riascoltato. Chi non l’ha mai fatto se ne procuri una copia, non ne rimarrà certamente deluso.

TRACKLIST

  1. Battle Angels
  2. Termination Force
  3. Die For My Sins
  4. Soldiers Of Steel
  5. Sanctuary
  6. White Rabbit (Jefferson Airplane cover)
  7. Ascension To Destiny
  8. The Third War
  9. Veil Of Disguise
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