7.5
- Band: SARGEIST
- Durata: 00:48:12
- Disponibile dal: 31/03/2014
- Etichetta:
- World Terror Committee
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Per fortuna non si giudica più il valore di una band soltanto in base alla produzione dei suoi album ed una band black metal può essere ‘true’ anche se le sue release hanno una produzione decente o buona, ma fatta con intelligenza. Ma probabilmente qualcuno non era stato troppo contento nel vedere che anche un gruppo estremo ed integralista come i finnici Sargeist aveva realizzato un lavoro con una produzione dai suoni ottimi come “Let The Devil In”. Bene, con il nuovo “Feeding The Crawling Shadows” i Sargeist dimostrano per l’ennesima volta, anche se non c’era bisogno, di essere un vero gruppo black metal al 100% e per far contenti i fan più esigenti, hanno registrato un album con una produzione davvero underground. Suoni profondi pieni di riverberi, strumenti che si confondono, un assoluto senso di caos incontrollabile all’interno del quale si riesce a capire con difficoltà le trame black metal geniali composte dalla band finlandese. Sembra davvero di essere ritornati indietro di una ventina d’anni. Inutile nasconderlo, bisogna un po’ fare l’abitudine ai suoni confusi di “Feeding The Crawling Shadows” prima di capirne non solo le sfumature, ma anche le strutture portanti. E questo non perché non si è più avvezzi a produzioni underground, quanto piuttosto alle scelte fatte dalla band su questo lavoro in fase di produzione e mixaggio. Se il capolavoro “Let The Devil In” abbinava grandi song ad una produzione limpida e letale, i Sargeist di oggi riportano il loro black metal alla dimensione più bestiale ed istintiva. Il risultato a conti fatti cambia di poco, il nuovo album di Hoath Torog e soci è un’altra gemma di arte nera allo stato puro. Se i Sargeist non vengono considerati tra i migliori gruppi black metal in circolazione anche dopo l’uscita di questa release allora c’è qualcosa che non torna. Tornando alla produzione, possiamo dire che ricorda da vicino alcune release degli Horna: bisogna ascoltare l’album prestando molta attenzione a ciò che si sente, il resto viene fatto dal songwriting ispiratissimo dei Sargeist. Questa creatura, nata dall’incontro dei rimembri di Horna e Behexen, nel corso degli anni ha consolidato il proprio status all’interno della scena black internazionale e ora reclama un posto d’onore che noi fan gli concediamo ben volentieri. Curiosa “Unto The Undead Temple” che ha un riffing simile a quelli che abbiamo sentito ultimamente nei Burzum, ma qui i ritmi sono ovviamente veloci e non cadenzati e ripetitivi. Le altre canzoni sono quasi tutte incredibilmente sataniche e bestiali a partire dalla titletrack, passando per “In Carnel Dreams”, che si apre con un riff superbo. “Snares Of Impurity” è un brano al 100% Sargeist con l’utilizzo di note che solo i Sargeist riescono a mescolare tra loro in maniera così sinistra. C’è più di qualche punto in contatto tra questa release e l’indimenticabile debutto “Satanic Black Devotion” e tanto basta per confermarvi la validità di questo nuovo album dominato dalle tenebre più sinistre. La scuola finlandese in campo black metal si conferma ancora una volta ai massimi livelli. Abbandanatevi al Caos.